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MOSCA, 24 DICEMBRE 2013 - Appresa la notizia della libertà delle Pussy Riot, l'ex oligarca Mikhail khodorkovsky - in libertà anche lui da soli pochi giorni - ha scritto una lettera alle ragazze.
"care ragazze,
so che gli ultimi mesi sono stati un inferno per voi, sono felice di apprendere che questa tortura - indegna di un Paese dell'Europa del XXI secolo - sia finita.
Rilasciando i prigionieri politici, chi è al potere si rende almeno un po più umano. Quello che ora è probabilmente più importante per voi, è trovare la forza per non nutrire alcun odio o rancore nei vostri cuori dopo le ordalie della vostra reclusione."
Nel frattempo in una intervista alla BBC, Khodorkovsky ha dichiarato. "Sono sereno. L'unica cosa per la quale sono preoccupato è la sorte dei miei colleghi che sono ancora in prigione. Questo è un vero sistema sovietico, stalinista. [...] Il problema dei prigionieri politici che continuano a restare nelle prigioni russe è la questione numero uno, ma non è l'unico problema.
C'è qualcosa di molto più importante, è che la società non è preparata a a gestirsi da sola. La gente non vuole essere responsabile della propria sorte, e questo da a Putin l'opportunità di controllare la maggioranza. Fortunatamente ci sono altre persone che invece vogliono lottare per i loro diritti. Il mio ruolo è aiutare questa parte di società e migliorarla.
Sono convinto che Putin ora stia prendendo queste decisioni nei confronti di alcuni prigionieri politici per "ragioni pratiche", tuttavia questa non è la prova che ci sono fondamentali cambiamenti nel suo modo di fare politica. Ma qualche cambiamento è ancora possibile nella società russa."
(immagine da en.wikipedia.)
Rossella Assanti [MORE]