Jesus Christ Superstar incanta il Politeama di Catanzaro
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Catanzaro - 9 febbraio - Il Politeama ospita il grande musical e saluta il compianto PIno Michienzi
Ancora una volta il Grande Politeama di Catanzaro stupisce e questa volta lo fa con il musical per antonomasia, il musical che vanta 11 anni consecutivi di programmazione nelle stagione di diversi teatri italiani, dal 1995 al 2006: “Jesus Christ Superstar”.[MORE]
Prima del grande evento si è voluto ricordare il compianto PIno Michienzi, il suo spessore di uomo e di uomo di spettacolo. Un grande attore e regista, scomparso nei giorni scorsi e che ha firmato ed interpretato grandissimi capolavori teatrali e cinematografici di grande livello nazionale.
I vertici della città ed i vertici della Fondazione Politeama hanno voluto ricordare questo grande artista catanzarese ed i tantissimi spettatori presenti hanno voluto tributare al grande Pino Michienzi forse l’ultimo applauso proprio da quel teatro Politeama a cui Pino ha dato molto
The Show Must Go On… cinicamente bisogna dire, sono le regole dello spettacolo, quello spettacolo che il bravissimo Pino Michienzi conosceva bene e a cui aveva fortemente contribuito regalandoci tante emozioni
Bellissimo questo grande musical, nella versione proposta al Politeama di Catanzaro di Jesus Christ Superstar, peraltro, l’unica ad avere ottenuto il riconoscimento ufficiale dalla Santa Sede in occasione del Giubileo del 2000.
In quell’anno ad interpretare il ruolo di Giuda fu il bravissimo Carl Anderson, peraltro interprete dello stesso personaggio nel celebre film di Norman Jewison del 1973.
Il musical ha già incontrato il favore di oltre 1 milione di spettatori e vanta al suo attivo già tre diverse edizioni e 18 Regioni con oltre mille rappresentazioni.
Il regista Massimo Romeo Piparo è sicuramente uno dei più illustri rappresentanti del genere Musical in Italia.
Bellissime le coreografie di Roberto Croce e la direzione musicale di Emanuele Friello.
Un cast d’eccezione, basti pensare che Pilato è interpretato dal bravissimo Mario Venuti, una delle voci più interessanti del panorama musicale nazionale ed internazionale, la bella e brava Simona Bencini è la Maddalena, Matteo Becucci (vincitore di un’edizione di X Factor) interpreta il difficile ruolo di Giuda, ed infine Paride Acacia nel ruolo proprio di Jesus Christ Superstar.
Bravi tutti gli altri artisti (molto interessante il giovane che interpreta Pietro) che non si sono risparmiati in acrobazie, balli, danza e canto visto che il musical è tutto cantato, recitato dal vivo ed in lingua inglese, così come previsto dalla versione originale, ed è ovviamente in chiave rock.
Stupisce la bravura degli orchestrali che suonano dal vivo e che prendono forma all’interno della stessa scenografia e che verso la fine anche loro indossano una maschera che assume un significato particolare.
Il musical, per chi non conoscesse la storia, narra l’ultima settimana di vita di Cristo in chiave rock. La commistione di argomento religioso, punto di vista laico e musica Rock, lo rende un evento trasversale che unisce in platea un pubblico vasto e variegato.
“Ogni sera – osserva Massimo Romeo Piparo - si rinnova il magico rito che ci restituisce l'idea di un mito eterno. Il suo confronto con la stessa ragione di essere: da un lato il popolo, dall'altro chi lo governa. Tutti nel contempo artefici e vittime di un tradimento commesso per amore da chi "vive per la morte" e il cui ruolo si compirà solo quando, abbandonata la veste istituzionale di custode di un sodalizio di vita, offrirà e procurerà per sé la morte.
Un mito eterno per un popolo che ancora oggi non ha smesso di subire il proprio martirio ma ha visto moltiplicarsi la serie di martìri diretti o indiretti: si continua a morire perché altrove, in questa terra, è deciso così. Non cercate di trovare segni in questa messinscena, né confronti con epoche, fasi storiche: c'è l'eterno, intramontabile senso di angoscia per una umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla”.
Stasera si replica, altri calabresi potranno assistere a due ore di spettacolo, bello, allegro, divertente ed anche molto emozionante, visto che suscita momenti di intima e sana riflessione, basta soffermarsi sui sottotitoli, in cui vengono inseriti e ricordati i passi più salienti del Vangelo.
Senza svelare ulteriori dettagli o grandi anticipazioni, uno dei momenti più toccanti è certo il martirio di Gesù, quando trentanove frustate scuotono il suo corpo, mentre dietro, scorrono delle immagini di martini moderni che emozionano e che fanno certamente riflettere.
La storia si ripete ed il martirio di Gesù continua a rivivere, ogni qualvolta vengono compiuti atti di ingiustizia, di sangue innocente versato, di ingiustizia sociale, di sofferenza disumana, esattamente come 2000 anni fa.
Mario Sei