Ius Soli non è in calendario al Senato a settembre, Zanda: "Manca la maggioranza"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 12 SETTEMBRE - Lo ius soli, il ddl sulla cittadinanza, non compare nel calendario dei lavori dell'Aula del Senato per tutto il mese di settembre. È quanto si apprende al termine della Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama convocata per decidere proprio il calendario dei lavori dell'Assemblea. [MORE]
L'approvazione del ddl "rimane un obiettivo prioritario ed essenziale del Pd", ha spiegato il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda. "Le leggi hanno bisogno di una maggioranza e in questo momento non c’è. I gruppi che hanno votato il provvedimento alla Camera mostrano di non volerlo votare in Senato".
Zanda ha inoltre sottolineato che si sta lavorando per arrivare a "una soluzione positiva nei prossimi giorni. Noi vogliamo approvare questa legge e per farlo è necessario il dibattito ma soprattutto servono i voti. Non va bene portarlo in Aula e poi non farlo approvare”. Il capogruppo Pd ha poi aggiunto: "La maggioranza c'è stata alla Camera e ritengo possa esserci anche in Senato".
Soddisfazione all’opposizione, soprattutto tra gli esponenti della Lega Nord: "Per fortuna lo ius soli per ora è sparito dal radar dell’agenda parlamentare, anche se il Pd dice che verrà esaminato quando ci sarà una maggioranza in grado di poterlo approvare e questo significa che non lo si affronterà mai, perché non solo sullo ius soli non c’è una maggioranza nel Paese, perché la stragrande maggioranza di cittadini è contraria, ma non c’è neppure una maggioranza in un Parlamento di transfughi". Lo ha dichiarato Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio del carroccio.
Anche per Forza Italia, la mancanza di una data per l’approvazione della legge di cittadinanza vuol dire mettere la parola fine alla questione: "Ci auguriamo che la mancata calendarizzazione della proposta sullo ius soli metta la parola fine su un testo ideologico, dalle finalità sbagliate. Su quella legge non c'è consenso in Senato come non c'è nel Paese: la maggioranza degli italiani non vuole la riforma della cittadinanza sostenuta dalla sinistra", si legge in una nota del senatore Andea Mandelli.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine lapresse.it)