Italiani poveri ma belli, sui cosmetici nessun risparmio
Cronaca

Italiani poveri ma belli, sui cosmetici nessun risparmio

venerdì 21 maggio, 2010

Nei momenti difficili, bisogna sapersi tener su, nello spirito, ma anche e soprattutto nel corpo… E’ più o meno quel che pensa un italiano su 3. E nella società dei consumi e soprattutto dell’immagine, forse non dovrebbe meravigliare il fatto che la stragrande maggioranza degli Italiani,i non ostante la crisi, non accenna a diminuire le spese per l’acquisto cosmetici.


Dalla società di consulenza e ricerca Ermeneia è stato elaborato uno studio sull’industria cosmetica per conto di Unipro, l'Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, [MORE]che fa parte di Federchimica - Confindustria.


Lo studio, presentato alla Camera dei Deputati, e' stato condotto con interviste su un campione di imprese e di consumatori, disegnando un quadro articolato del settore industriale della cosmetica.


Il 74,5% degli italiani non ha diminuito la spesa per la cosmetica nell'anno in corso e prevede di aumentarla nel prossimo anno: fiducia nella ripresa o irresistibile voglia di piacersi? Quel che e' sicuro e' che l'estetica e la cura della bellezza sono importantissimi per quasi sette italiani su dieci, che giudicano irrinunciabile la spesa per i prodotti di cura dei capelli, di cura e igiene del corpo, del trucco, di profumi e deodoranti.


E infatti nell'ambito di una congiuntura spesso drammatica per altri comparti, il settore ha tenuto: il mercato nel 2009 e' cresciuto dello 0,3% e ha raggiunto un fatturato di 9,1 miliardi di euro.


Positivi comunque gli effetti a livello occupazionale: l'industria cosmetica occupa 35.000 addetti ,che diventano oltre 200.000 considerando anche l'indotto e da diversi anni non registra contrazioni sui livelli occupazionali.
 


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