Italia-Norvegia: le parole di Gattuso alla vigilia. “Insulti? Non erano semplici fischi”
Scontro decisivo in vista del Mondiale: tensione, orgoglio e gestione del gruppo
Alla vigilia della sfida Italia-Norvegia, il CT Gennaro Gattuso ha affrontato i media parlando della situazione della Nazionale, del clima di contestazione e delle scelte tecniche in vista della partita. Un match che potrebbe pesare enormemente nel percorso verso la qualificazione ai Mondiali 2026.
Critiche e clima teso: “Ci hanno augurato la morte”
Gattuso è tornato sulle polemiche nate dopo l’ultima partita, rispondendo anche alle dichiarazioni di esponenti politici e dirigenti sportivi.
Secondo il CT, non si è trattato di normali critiche:
“Non erano fischi. C’era gente che augurava la morte e minacciava di venire a Coverciano. I fischi li accetto, ma certe cose non possono passare come normali.”
Un messaggio chiaro e diretto, fedele al carattere dell’allenatore: fermezza, ma senza vittimismo.
Gestione giocatori: Calafiori e Tonali non verranno rischiati
Sul fronte delle convocazioni, Gattuso ha confermato che alcuni giocatori saranno preservati:
- Calafiori non sarà della partita
- Tonali non verrà rischiato nonostante non abbia problemi fisici
Entrambi, però, saranno presenti allo stadio per supportare la squadra.
Obiettivo qualificazione: “Parlare del futuro ora non ha senso”
Arrivando al tema più importante, Gattuso ha ribadito che in questa fase non si deve parlare di scenari futuri o cambi di guida tecnica:
“Il nostro futuro è uno solo: andare al Mondiale in America, Canada e Messico. Adesso serve lavoro, non discussioni.”
Lo staff sta pianificando nuovi momenti di aggregazione, anche con incontri individuali con i giocatori nei rispettivi club.
La sfida con la Norvegia: più di una partita
La gara contro la Norvegia sarà una prova di maturità: una squadra fisica, veloce e già protagonista all’andata.
Gattuso avverte:
- serviranno intelligenza tattica
- evitare ammonizioni ed errori impulsivi
- attenzione alle ripartenze e ai calci piazzati
“Ci giochiamo orgoglio e consapevolezza. La Norvegia è forte, compatta, e ti punisce appena sbagli.”
Esposito e i giovani: “Non deve dimostrare niente, deve fare il Pio”
Parlando dei giovani, in particolare Pio Esposito, il tecnico frena l’hype:
“Non carichiamolo. Deve solo fare quello che sa fare: combattere, proteggere palla e crescere con serenità.”
Allen Holland e i grandi campioni: “È unico”
Sul tema del fenomeno norvegese Erling Haaland, Gattuso non ha dubbi:
“Per forza, velocità, coordinazione e continuità è un giocatore unico al mondo.”
Mentalità prima di tutto: “Paura? Mai”
Concludendo, Gattuso spiega quale atteggiamento pretende dalla squadra nei playoff:
“La paura blocca. Servono spensieratezza, freschezza e preparazione mentale. Altrimenti la maglia pesa cento chili.”
Parole dure, idee chiare
La conferenza si chiude con una sensazione precisa: questa Nazionale non vuole arrendersi. L’atmosfera è complessa, ma la direzione è chiara: unire il gruppo e cercare la qualificazione con determinazione.
Italia-Norvegia, Gattuso: "I tifosi ci hanno augurato la morte. 9 gol alla Norvegia? Impensabile"
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