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ROMA, 03 GIUGNO 2015 – Buone notizie sul piano del mercato del lavoro arrivano dalle ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica: nel mese di aprile 2015 il tasso di disoccupazione italiano scende al 12,4% (dal 12,6% di marzo); «dopo il calo degli ultimi due mesi, ad aprile 2015 gli occupati aumentano dello 0,7% (+159mila) rispetto al mese precedente, tornando ai livelli registrati a fine 2012». [MORE]
Secondo l’Istat (dati non destagionalizzati), nel primo trimestre 2015 continua a salire il numero degli occupati, relativamente agli uomini e alle donne, +0,6% su base annua (+133mila unità), interessando in particolare il Nord (+0,6%, 71 mila unità), mentre il Mezzogiorno si assesta a +0,8% (+47 mila unità).
Nel dettaglio, «al calo degli occupati nelle classi di età 15-34 anni e 35-49 anni (-1,7% e -1,4%, rispettivamente), continua a contrapporsi la crescita degli ultra 50enni (+5,3%). L'incremento dell'occupazione interessa sia gli italiani (+50 mila unità) sia gli stranieri (+83 mila unità)».
Quanto al tasso delle persone in cerca occupazione, nel primo trimestre 2015, diminuisce «dopo quattordici trimestri di crescita», a -4,2%; mentre, il tasso concernente gli inattivi di 15-64 anni continua a scendere, a 0,4%, «dovuta soltanto ai 55-64enni - si legge nel report -, a fronte di un aumento nelle altre classi di età. Il tasso di inattività rimane stabile al 36,1%».
In base ai dati diffusi dal ministero del Lavoro, 210.544 nuovi contratti rilevano nel mese scorso, di cui, 48.536 sono a tempo indeterminato. «Abbiamo 159mila occupati in più in aprile - ha twittato il presidente del Consiglio Matteo Renzi - primo mese pieno di Jobs act. Avanti tutta su riforme: ancora più decisi».
Il Job act è stato valutato positivamente anche dall’Ocse, che ha fornito alcune stime in relazione al Paese, prevedendo nell’anno in corso un tasso stabile di disoccupazione al 12,7%, e un calo al 12,1% nel 2016.
Domenico Carelli
(Foto: cultura.biografieonline.it)