Istat, cambia il paniere: entra lo Smartphone escono i netbook
Economia Lombardia

Istat, cambia il paniere: entra lo Smartphone escono i netbook

martedì 5 febbraio, 2013

MILANO, 05 FEBBRAIO 2013 – L’Istat ha reso noto di aver apportato cambiamenti al paniere utilizzato per la stima dell’inflazione per il 2013. Così, entrano nel paniere più prodotti tecnologici : Smartphone e Tablet PC, che ora includono anche i Phablet (che combinano le caratteristiche degli smartphone e dei mini tablet) e i Tablet trasformabili e utilizzabili anche come notebook. Compare anche il gas metano per autotrazione.

Invece, scompaiono dal citato paniere netbook e mediazione civile. Come spiega l’Istituto, nel primo caso ciò è dovuto al fatto che si è contratta la spesa delle famiglie destinata a tale bene, mentre - per la seconda voce – la decisione è conseguente alla sentenza della Corte costituzionale del 24 ottobre 2012, che ha cancellato l'obbligatorietà della mediazione civile. 

In particolare, spiega l’Istat, che la decisione di aggiornare le descrizioni di 129 posizioni, è dovuta alla necessità di adeguare la rilevazione ai cambiamenti intercorsi nelle caratteristiche dei prodotti, e consentire una maggiore comparabilità delle statistiche sui livelli di prezzo elaborate in Italia con quelle degli altri Paesi europei. [MORE]

Scrive l’Istituto, “Nel 2013 paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (Nic) e per le famiglie di operai e impiegati (Foi) risulta composto da 1.429 prodotti (1.383 nel 2012), aggregati in 603 posizioni rappresentative (597 nel 2012). Il paniere utilizzato per il calcolo dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) incorpora 1.451 prodotti, aggregati in 608 posizioni rappresentative (602 nel 2012)”.

Infine, sottolinea l’Istat, “Nel 2013 sono 82 i comuni capoluogo di provincia che concorrono alla stima dell'inflazione (84 nel 2012); la copertura dell'indagine, in termini di popolazione provinciale, è pari all'84,0% (86,3% nel 2012). Nei comuni capoluogo sono circa 41.300 le unità di rilevazione presso le quali vengono monitorati i prezzi (tra punti vendita, imprese e istituzioni) e 8.100 le abitazioni soggette alla rilevazione dei canoni di affitto”.

(fonte: Adnkronos)

Rosy Merola


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