Israele - Italia 4-5: brividi, errori e vittoria azzurra nel segno di Kean
Una partita folle che lascia gli azzurri in corsa per i Mondiali
L’Italia di Gennaro Gattuso conquista tre punti fondamentali battendo Israele 5-4 in una sfida ricca di emozioni, errori e polemiche giocata sul neutro di Debrecen. Una vittoria sofferta, arrivata grazie alla doppietta di Moise Kean, due autoreti rocambolesche e un gol decisivo firmato da Tonali al 91’.
Gli azzurri hanno mostrato passi indietro rispetto alla buona prestazione contro l’Estonia: difesa fragile, ritmo discontinuo e una gestione poco lucida del vantaggio. Ma il risultato tiene viva la speranza di qualificazione ai Mondiali, dove un pareggio avrebbe complicato la corsa allo spareggio.
Formazioni e scelte tattiche
Gattuso ripropone la coppia Kean-Retegui in attacco, mentre in difesa trova spazio Mancini al posto di Calafiori. A centrocampo Locatelli sostituisce Zaccagni. Israele, guidato da Ben Simon con un 4-2-3-1 dinamico, è sceso in campo con il lutto al braccio per l’attentato di Gerusalemme, che ha segnato la vigilia.
Sugli spalti solo duemila spettatori, con una presenza simbolica: 30 giovani sopravvissuti alla strage di Majdal Shams e lo striscione con i volti degli ostaggi del 7 ottobre.
La cronaca: errori, rimonte e colpi di scena
Israele parte meglio e trova il vantaggio grazie a un’autorete di Locatelli (16’). L’Italia reagisce con rabbia e trova il pari con Kean (40’).
Nella ripresa, un nuovo botta e risposta: Dor Peretz riporta avanti Israele (52’), ma Kean risponde subito con una splendida conclusione dalla distanza (54’). Poi Politano firma il 3-2 (59’).
Gli azzurri sembrano in controllo e con il neoentrato Raspadori trovano il 4-2 (81’), ma due errori difensivi clamorosi riaprono la gara: prima l’autogol di Bastoni (87’), poi ancora Dor Peretz di testa (90’).
Il colpo finale arriva al 91’: cross di Tonali, difesa israeliana immobile e rete del liberatorio 5-4.
Significato della vittoria
Una gara che lascia tante ombre ma anche la consapevolezza di avere ancora margini di speranza. L’Italia di Gattuso dovrà migliorare nella solidità difensiva e nella gestione delle fasi cruciali, ma il carattere mostrato a Debrecen potrebbe essere un punto di ripartenza.
Il ritorno con Israele si giocherà a Udine il 14 ottobre, una sfida che già si preannuncia ad alta tensione.
Nota di contesto: Israele con il lutto al braccio
La partita è stata segnata da un momento di grande dolore: la nazionale israeliana ha giocato con il lutto al braccio in memoria delle vittime dell’attentato di Gerusalemme, che ha causato sei morti.
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