Isis, l'indiscrezione del Times: a Mosul esperimenti chimici su cavie umane
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LONDRA, 22 MAGGIO - L'indiscrezione arriva dal Times, le fonti sarebbero militari statunitensi e britannici: a Mosul l'Isis avrebbe testato nei mesi scorsi armi chimiche su cavie umane, in vista di eventuali futuri attacchi contro obiettivi occidentali. Tra le tecniche chimiche più diffuse sembrerebbe esserci la contaminazione di cibo e acqua attraverso pesticidi. [MORE]
I miliziani dello Stato Islamico avrebbero utilizzato come vere e proprie cavie umane alcuni prigionieri, morti dopo un'agonia lunga anche dieci giorni, in seguito a quelli che il Times non esita a definire “esperimenti di stile nazista”. Alla base di quanto affermato dal Times ci sarebbero una serie di documenti ritrovati presso l'università di Mosul: una volta riconquistata parte della roccaforte jihadista, le forze speciali irachene avrebbero scoperto in alcune stanze tracce di almeno due agenti chimici con cui si sarebbero svolti gli esperimenti.
Secondo il Times i jihadisti avrebbero avvelenato per giorni i pasti dei prigionieri con composti pesticidi, portandoli alla morte dopo lunghi periodi di sofferenza. I documenti dei terroristi ritrovati a Mosul parlerebbero di “arma letale ideale” e di “diverse soluzioni” per raggiungere quello scopo di distruzione degli infedeli che anima i membri dello Stato Islamico. “Un salto indietro verso il Nazismo”, ha scritto il Times: uno scenario che, se confermato, renderebbe ancor più nera questa drammatica pagina di storia.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilpost.it