Iraq, presunte esecuzioni di massa: Isis rivendica massacro soldati sciiti
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NEW YORK, 15 GIUGNO 2014 - Secondo quanto diffuso dal New York Times, gli jihadisti sunniti dello Stato Isalmico dell'Iraq e del Levante avrebbero rivendicato su Twitter la propria responsabilità per la morte di 1700 soldati sciiti dell'esercito di Baghdad. Avrebbero inoltre pubblicato diverse foto a testimonianza dell'accaduto. Al momento, però, non sono giunte conferme da fonti indipendenti.
Il luogo del massacro sarebbe Tikrit, la città che diede i natali a Saddam Hussein, nella provincia di Salaheddin. Sempre secondo le notizie fornite dal Nyt, i soldati sciiti si sarebbero arresi all'avanzata di Isis e l'esecuzione di massa sarebbe stata pensata per dare luogo volutamente a continue rappresaglie fra sciiti e sunniti. Qualora venisse confermato il massacro, si dovrebbe purtroppo considerare quanto accaduto un passo verso quello che si configurerebbe come un genocidio religioso.[MORE]
E' necessario sottolineare che il governo iracheno ha sollevato dubbi circa l'autenticità delle affermazioni degli jihadisti, mentre il generale Qassim al-Moussawi, il portavoce delle forze armate irachene, avrebbe riferito alla Bbc di ritenerle veritiere.
Tra coloro che avanzano perplessità riguardo il massacro anche l'organizzazione Human Rights Watch, che ha dichiarato tramite il ricercatore Erin Evers: "Stiamo cercando di verificare le foto e non sono convinto che siano autentiche".
Valentina Vitali