Iran, Usa annuncia nuove sanzioni per test missili. Rohani: "Sono illegittime, andremo avanti "
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THERAN, 18 GENNAIO 2016 – Nuove misure degli Usa contro il programma missilistico di Theran, a meno di 24 ore dalla revoca delle sanzioni legate al programma nucleare iraniano e allo scambio di prigionieri. I missili balistici, dotati di testate nucleari, potrebbero costituire una minaccia per la regione e per il mondo. A sollecitare le nuove sanzioni, molto più limitate e senza effetti per la popolazione, ieri era stato lo stesso ex segretario di Stato Hillary Clinton. [MORE]
In realtà le misure erano state preannunciate per dicembre, dopo il test condotto dall'Iran lo scorso ottobre in violazione di un bando Onu ma, per non compromettere il buon esito dell'intesa sul nucleare e soprattutto il rilascio dei quattro detenuti americani in cambio della grazia a sette iraniani, sono state rinviate. Infatti, solo dopo il decollo da Teheran dell'aereo con tre dei prigionieri, che dopo essere sbarcati in Svizzera raggiungeranno una base americana in Germania, il Dipartimento del tesoro Usa ha annunciato il giro di vite.
A confermare l’annuncio, lo stesso Obama che alla Casa Bianca ha dichiarato di aver impedito «senza nuove guerre che l'Iran metta le mani sulla bomba nucleare, grazie ad una diplomazia forte, saggia e determinata». L'accordo sul nucleare «non risolve tutte le profonde differenze con Teheran, gli Usa resteranno fermi nell'opporsi a comportamenti destabilizzanti o aggressivi dell'Iran, dal terrorismo ai diritti umani e ai test missilistici», ha proseguito il presidente. Le nuove sanzioni, ha aggiunto, colpiscono «11 entità ed individui coinvolti in forniture per il programma missilistico balistico iraniano e cinque cittadini iraniani accusati della stessa attività».
Rispetto alla revoca delle sanzioni decisa ieri, che consentirà a Teheran di rimettere le mani su oltre 100 miliardi di dollari congelati e di tornare nel mercato mondiale, a partire da quello petrolifero, le nuove misure annunciate hanno un impatto molto limitato, inesistente per la popolazione iraniana: si tratta di individui e piccole società coinvolti nella vendita di tecnologie cruciali, comprese le fibre di carbonio e componenti missilistici, che non potranno più accedere al sistema bancario Usa.
Obama ha concluso soffermandosi sulla speranza di nuove relazioni costruttive di Teheran con gli Usa e con il mondo, dopo l’accordo sul nucleare.
Puntuale la replica del presidente iraniano Hassan Rohani, che ha parlato di sanzioni «illegittime». «Il programma balistico dell'Iran non è progettato per avere la capacità di trasportare testate nucleari. Pertanto l'Iran annuncia che andrà avanti con i missili per proseguire in maniera ancora più seria il suo legale programma missilistico e di sviluppo delle sue capacità di difesa», ha riferito il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Hossein Jaber Ansarinon, bollando le nuove misure Usa come «propaganda» e come «un tentativo di dare privilegi ai centri di potere di quanti, all'interno e all'esterno, pongono richieste eccessive».
Rohani la prossima settimana sarà in Italia (25-26 gennaio) e Francia (27 gennaio) per la sua prima visita ufficiale in Europa. Nel corso della sua permanenza nel nostro paese, il presidente iraniano incontrerà il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e Papa Francesco.
[foto: tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica