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TEHERAN, 8 GENNAIO 2013 - Ali Khamenei, il massimo leader spirituale e politico del Paese arabo, parla chiaro riguardo le chat online, vietandone imperativamente l'uso. La dichiarazione giunge in seguito alla domanda posta a Khamenei da un fedele, interessato a conoscere l'opinione del leader sulle conversazioni online fra ragazzi e ragazze. La parole di Khamenei sono state chiare e perentorie: “Considerata l’immoralità che di solito vi corrisponde, queste conversazioni non sono permesse”.
La decisione di vietare le chat online è apparsa sulla pagina web del leader iraniano, che con questa scelta ha certamente ribadito ciò che già era noto: nonostante i cambiamenti che stanno avendo luogo in Iran, la censura continua ad essere esercitata ed Internet rappresenta una minaccia verso il regime. [MORE]
Nel paese arabo non esiste infatti la possibilità di visualizzare oltre 5 milioni di pagine web, inclusi i social network quali Facebook e Twitter. Divieti e censure, quelli voluti dal presidente Rohani, che sono stati talvolta aggirati da singoli individui, attraverso l'uso di reti virtuali private Vpn.
Già prima delle recenti dichiarazioni di Khamenei, il governo aveva già bloccato WeChat e dichiarato Facebook un veicolo di “migliaia di pagine con contenuto criminale e un nemico dello Stato”, strumento alla base del disordine pubblico e pericolo evidente per la sicurezza nazionale.
Valentina Vitali
(Foto: www.formiche.net)