Intitolata a Mimmo Rotella una parte (giardini ex Standa) della nuova piazza Matteotti
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CATANZARO, 21 SETTEMBRE 2014 - Catanzaro e Mimmo Rotella, un legame sempre più stretto, un amore sempre più forte. A suggellare l’intesa tra l’Amministrazione Abramo e la Fondazione che porta il nome del Maestro della pop art, è arrivata l’intitolazione di uno degli spazi più rappresentativi della Città.
L’ampia sezione della nuova piazza Matteotti situata a ridosso del Centro Direzionale Petrucci (ex Standa) si chiamerà “Piazza Mimmo Rotella”. Si tratta della stessa area che, tra qualche settimana, ospiterà un piccolo museo all’aperto dedicato al Maestro, quattro pannelli espositivi con altrettante riproduzioni di opere e testi, in italiano ed inglese, sull’artista e sulla sua significativa produzione.
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La creazione del piccolo museo all’aperto, denominato “Omaggio a Mimmo Rotella”, è stata coordinata dall’Ufficio Stampa del Comune che ha curato i contatti tra il progettista prof. Franco Zagari e la Fondazione, giungendo al risultato condiviso di quattro installazioni: La Dolce Vita, 1962, décollages; La Tigre, 1962, décollage; Marilyn, 1963, décollage; Cleopatra, 1963, décollages.
Si tratta di quattro delle più celebri opere del Maestro, la cui figura è recentemente tornata alla ribalta internazionale per l’assegnazione del premio a lui intitolato al grande Al Pacino all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
La proposta di intitolazione dello spazio – che peraltro ospiterà altri segni di arte moderna – è maturata dal confronto tra il sindaco Sergio Abramo e il presidente della Fondazione Rotella, notaio Rocco Guglielmo. E’ stata poi la Fondazione a formalizzare ufficialmente al Comune la proposta.
E proprio ieri, la commissione toponomastica, riunitasi a Palazzo De Nobili alla presenza dell’assessore ai servizi demografici Daniela Carrozza, ha dato il suo ok all’intitolazione che sarà perfezionata con una delibera di Giunta.
Ai lavori della commissione, presieduta dal dirigente dei servizi demografici Giuseppina Casalinuovo, hanno partecipato i componenti Giovanni Bruni, Mario Parentela e Mario Saccà, assistiti dal segretario Sergio Viapiana e dal tecnico dell’ufficio toponomastica Antonello Simio Concolino.
“Prende forma – ha commentato il sindaco Abramo – il nostro progetto di Catanzaro-Città di Mimmo Rotella, annunciato con l’installazione del cartellone di benvenuto alla galleria del San Giovanni. E’ un percorso ambizioso ed entusiasmante che stiamo portando avanti con la Fondazione Rotella, grazie alla passione e alla sensibilità del presidente Rocco Guglielmo. Non ci fermeremo qui. La nostra idea è quella di valorizzare al massimo il mural del Palazzo delle Poste e lavorare ad una esposizione permanente di opere di Rotella”.
Piazza Rotella, come detto, contiene altri segni dell’arte moderna, pensati dal prof. Zagari per fare di questo spazio una sorta di caleidoscopio di linguaggi. Si tratta dei due prosceni, uno ispirato al Danteum di Giuseppe Terragni e il secondo al Modulor di Le Corbusier.
L’intitolazione ufficiale della piazza avverrà in contemporanea con l’apertura della nuova piazza Matteotti. L’evento sarà curato dal Comune in stretta collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella.
La scheda
MIMMO ROTELLA - BIOGRAFIA
Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nell’ottobre del 1918. Dopo la formazione artistica a Napoli, nel 1946 si sposta a Roma, dove lavora come disegnatore presso il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni e nel 1951 espone le prime opere astratte presso la Galleria dei Chiurazzi.
Dal settembre 1951 si reca negli Stati Uniti tramite una borsa di studio che gli permette di tenere delle lezioni presso la Kansas City University e registrare alcuni poemi fonetici per la Library of Congress di Washington. Nel marzo 1952 inaugura la prima personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City.
Tornato nell’estate del 1952, a Roma compie un’autentica svolta linguistica: realizza i primi décollages, mostrati a Emilio Villa nel 1954. Si tratta di manifesti prelevati dalle strade della capitale e in seguito rielaborati in studio, in modo da creare composizioni astratte a cui si affiancano i retro d’affiches, costituiti dal retro dei manifesti e caratterizzati per la forte presenza materica di colle, ruggini e frammenti di legno. A seguire le sue composizioni diventano sempre più figurative. Sono attestati di un’intenzione a superare la pittura da cavalletto per ritrarre la città attraverso i suoi stessi media informativi.
Negli anni Sessanta è protagonista del Nouveau Réalisme, movimento capitanato da Pierre Restany in cui, oltre all’artista, sono riuniti Yves Klein, Jean Tinguely, Martial Raysse, César, Daniel Spoerri, Jacques Villeglé, Christo e Gérard Deschamps.
Nel 1964 è invitato alla Biennale di Venezia, mentre l'anno successivo, a Parigi, inizia a lavorare su una nuova tecnica, l’artypo, in cui mette a confronto tecniche pittoriche e tipografiche. Alla fine degli anni Sessanta è a New York, dove stringe legami d’amicizia con Andy Warhol e i protagonisti della Pop Art.
Tornato in Europa, nel 1972 scrive la sua autobiografia, Autorotella. Per tutti gli anni Ottanta e Novanta, Rotella riceve riconoscimenti ed espone in tutto il mondo, sempre sperimentando nuove tecniche: dalle plastiforme (manifesti tradotti in sculture di plexiglas) ai blank, dove alcune parti dei manifesti sono coperte con una velina colorata; dalle sovrapitture, in cui Rotella interviene con un segno pittorico ai grandi décollages su lamiera.
Nel 2000 istituisce la Fondazione Mimmo Rotella, con sede a Catanzaro e archivio a Milano, che nel 2005 si arricchisce con l’annessione della sua casa natale che diventa museo: la Casa della Memoria, a Catanzaro.
L’attività di Rotella continua incessante fino alla sua scomparsa, avvenuta a Milano l’8 gennaio 2006.
Notizia segnalata da: (Comune Catanzaro)