Inseguì e picchiò a morte un uomo a Benevento, un arresto e 7 denunce per favoreggiamento
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BENEVENTO, 10 APRILE 2018 - Ci sono voluti 9 mesi di indagini per squarciare il velo di omertà che aleggiava sull'uccisione, il 26 Luglio scorso, di un trentaduenne a Benevento. [MORE]
Questa mattina, gli agenti della Squadra mobile della Questura di Benevento hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale della città sannita, nei confronti di un giovane che, per mesi, era riuscito a sfuggire alla Polizia grazie alle coperture di amici e parenti che lo proteggevano dai sospetti degli inquirenti.
Il ragazzo, di cui non sono state diffuse le generalità, dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. Assieme a lui, altre 7 persone sono state indagate per favoreggiamento.
I fatti risalgono al 26 Luglio scorso, quando all'esterno di un ristorante di contrada Pini a Benevento, il trentaduenne Antonio Parrella fu inseguito e picchiato selvaggiamente. Parrella morì dopo due giorni di agonia nell'ospedale "Rummo".
Inizialmente finì in manette un ragazzo di 28 anni, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre inseguiva Parrella assieme ad altre persone, che tornò in libertà per decisione del Tribunale del Riesame.
Nonostante il clima di omertà, le indagini della Squadra mobile di Benevento non si sono fermate e i riscontri venuti da testimonianze, intercettazioni e altre attività investigative, hanno permesso di identificare l'uomo che aggredì violentamente Parrella, provocandogli un'emorragia cerebrale letale.
Secondo quanto ricosturito dagli inquirenti, la festa dove ebbe luogo il brutale pestaggio era di un uomo con precedenti. Grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, ma soprattutto alla comparazione tra gli indumenti indossati dagli ospiti con quelli ripresi dal sistema di videosorveglianza e dai video dei telefonini sequestrati agli invitati, gli agenti sono riusciti a individuare il giovane arrestato.
Vani i tentativi di coprire il colpevole dell'omicidio, Una delle invitate alla festa ha persino negato che la vittima fosse stata aggredita. La ricostruzione degli agenti, invece, ha chiarito la dinamica dei fatti. Parrella e il suo aggressore avevano avuto un alterco sulla terrazza inferiore del ristorante, poi Parrella era fuggito di corsa verso il parcheggio, inseguito dall'assassino e dal primo arrestato ma era scivolato su un leggero pendio. Anche l'arrestato era scivolato a sua volta ma si era rialzato e aveva raggiunto Parrella mentre era ancora a terra. Qui lo ha colpito con forti pugni alla testa e sul corpo, poi gli aveva dato un calcio al torace, mentre altri due invitati cercavano di trattenerlo e allontanarlo dall'uomo a terra.
Daniele Basili
immagine da ottopagine.it