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LECCE, 20 NOVEMBRE 2011 - Sono 443 le persone che, nel periodo compreso tra il 2006 e il 2011, hanno riscosso pensioni di accompagnamento non dovute in quanto percepite in un periodo in cui gli stessi si trovavano ricoverati in strutture con pagamento a carico delle finanze pubbliche. [MORE]
Truffa aggravata ai danni dello Stato, questa la denuncia di cui dovranno rispondere le 443 persone che, percependo la pensione di accompagnamento dall'Inps e nel contempo i rimborsi per i ricoveri in strutture riabilitative dall'Asl, sono arrivati a sottrarre indebitamente all’Inps quasi 4 milioni di euro. L'indagine avviata dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Lecce, coordinato dal colonnello Vito Pulieri, aveva avuto inizio nel mese di giugno, con la scoperta di un’attività relativa all'indebita erogazione di indennità a persone in realtà decedute, da allora le indagini dei finanzieri sono proseguite portando a galla un malcostume diffuso nell'intera provincia di Lecce. L’operazione “Free board”, ha permesso alla Guardia di Finanza di individuare ventisei persone che, eludendo le specifiche disposizioni di legge, hanno falsamente dichiarato di non essere ricoverate in istituti di cura con pagamento dello Stato, e altre 417 persone che non hanno fornito agli Enti preposti tali informazioni. Il maggior numero di casi accertati è nella città di Lecce con i suoi 70 truffatori, a Trepuzzi (21), Campi (20), Tricase e Alessano (19).
Le attività di recupero dei soldi non dovuti, sono già state attivate dalla fiamme gialle con l’ausilio degli uffici preposti dell'Inps.
Sara Marci