Infrastrutture: concluso un nuovo tratto dell'autostrada Valdastico, ma non tutti approvano
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VICENZA, 30 GIUGNO 2014 - E’ stato inaugurato un nuovo tratto della strada Valdastico, il tratto Albettone-Agugliaro. Questi nuovi sette chilometri vicentini porteranno la Valdastico Sud A31 ad essere terminata, secondo i piani, l’anno prossimo, con l’arrivo a Rovigo. Il presidente della Brescia-Padova Flavio Tosi ha inaugurato la nuova tratta.
«Questo è il più grande cantiere autostradale sul nord Italia, un impegno mantenuto, un investimento che impegna moltissimo la nostra società. Ma soprattutto è un ulteriore servizio a questo territorio prima difficilmente raggiungibile, migliorando la qualità della vita di chi oggi non si vede più transitare i tir davanti a casa» ha dichiarato Tosi.[MORE]
L’opera, della quale il primo cittadino scaligero va particolarmente fiero, è stata accompagnata da alcune proteste. A margine della manifestazione, infatti, un piccolo presidio di protesta dei dipendenti della Brescia-Padova ha dichiarato: «Non siamo contro l’opera che abbiamo, ma contro alcune scelte aziendali sull’occupazione».
Tosi ha anche ricordato che entro un anno è attesa l’approvazione del Cipe sul progetto definitivo della Valdastico Nord, e che allora si realizzeranno i cantieri.
Oltre all'opposizione manifestata in occasione dell'inaugurazione, alcuni giorni fa è stata inviata una lettera a firma di sei sindaci dell'alto vicentino, promotori del "No Valdastico NOrd", inviata al premier Matteo Renzi e al ministro Graziano Delrio, nella quale si sollevano diverse questioni. In particolare, i sei primi cittadini ricordano che i sindaci del territorio interessato dalla Valstico erano stati invitati a sottoscrivere un documento per esprimere il loro parere favorevole all'allungamento dell'A31. Scrivono: "Noi riteniamo non ci siano le condizioni per sottoscrivere tale documento, in quanto prima di ogni considerazione sull'utilità e sul carattere strategico dell'opera, che non affronteremo in queste righe, è stata completamente evitata la discussione, che riteniamo prioritaria, sulle modalità di decisione e condivisione della scelta". Citano una celebre frase, sostendendo che se la linea è che "non si avvisano le rane quando si sta per drenare lo stagno”, "scelte importanti di un territorio" invece continuano ad essere "prese dall'alto, senza coinvolgere chi quotidianamente lavora e vive il territorio e senza coinvolgere seriamente chi questo territorio lo amministra". "Nel rispetto del tempo che stiamo tutti vivendo" terminano "e, purtroppo subendo, sarebbe poi quanto mai prudente avere informazioni dettagliate sulla formula programmata per il finanziamento di quest'opera".
Federica Sterza