Incidente mortale a Roma: si autoaccusa il padre di uno dei ragazzi ricercati
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ROMA, 29 MAGGIO 2015 - «C'ero io alla guida dell'auto, sono stato io. Mi dispiace, ma ero ubriaco». Lo ha dichiarato Bahto Halilovic, il padre di Entuli, sedicenne ricercato per l'incidente avvenuto ad una fermata dell'autobus in via Boccea mercoledì sera, nel quale una quarantaquattrenne filippina ha perso la vita e altre otto persone sono rimaste ferite. [MORE]
La confessione dell'uomo non convince però gli uomini delle forze dell'ordine che stanno indagando sul caso e che continuano a cercare i due minorenni che mercoledì sera si trovavano a bordo della Lancia Lybra che ha travolto nove persone. Una dei tre passeggeri dell'automobile, la diciassettenne moglie di Entuli, è già stata arrestata, mentre gli altri due giovani risultano al momento irreperibili.
«Mio fratello si consegnerà oggi pomeriggio» ha dichiarato questa mattina la sorella di uno dei due ragazzi. La giovane, già nel corso della giornata di ieri aveva detto di non essere in contatto con il fratello: «Stiamo provando a chiamarlo al telefono -aveva dichiarato- ma non risponde, non sappiamo dove è. Quando torna qui lo porteremo dal magistrato che deciderà cosa fare».
(foto valeriudgbarbu.wordpress.com)
Elisa Lepone