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FOGGIA, 5 AGOSTO - Resta ancora critico ma stabile, lo stato di salute dei quattro braccianti africani rimasti feriti sabato sera nell'incidente stradale avvenuto nel foggiano sulla strada provinciale 105 che collega Ascoli Satriano a Castelluccio dei Sauri, dove altri 4 loro colleghi che viaggiavano nello stesso mezzo sono deceduti. [MORE]
I lavoratori stranieri, di ritorno dai campi, viaggiavano a bordo di un furgone quando il loro mezzo si è scontrato con un autotreno che trasportava pomodori.
In merito alla sciagura è intervenuto il segretario della FLAI-CGIL (Federazione lavoratori agroindustria), Daniele Iacovelli, il quale ha rimarcato che "la verità di quanto accaduto sulla strada povinciale 105 non si esaurisce nella dinamica dell'incidente, ma ha radici ben più profonde - e ormai tristemente note - fatte di marginalità sociale estrema, di ignobile sfruttamento dello stato di bisogno di ragazzi soli e senza diritti, costretti alla sopravvivenza tra le baracche dei ghetti, in un contesto sociale che sempre più li rende preda unicamente di sentimenti di rabbia e di insofferenza".
Malgrado già da tempo sono innumerevoli le iniziative attuate e le azioni proposte per contrastare il lavoro nero, nelle campagne del foggiano, moltissimi braccianti, soprattutto migranti, vengono “adoperati” al di fuori delle regole nei lavori agricoli stagionali.
"E' un evento", ha aggiunto Iacovelli, "che ci interroga e chiama tutti a rispondere su quali siano realmente le ragioni che sinora non hanno consentito a questo territorio di concertare soluzioni che risolvessero problemi, come quello del trasporto, spesso in mano ai caporali, la cui diversa gestione avrebbe probabilmente evitato o ridotto il numero di vittime, nonostante proprio qui, a Foggia, sia stata istituita la prima sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità".
In queste ultime ore, le autorità investigative, stanno accertando in quale area agricola della zona stessero lavorando e se gli stessi fossero lavoratori assunti regolarmente o invece vittime del caporalato, impiegati irregolarmente nelle campagne per la raccolta di pomodori e altri ortaggi.
Gli investigatori hanno ispezionato le campagne della zona alla ricerca di qualche indicazione utile per captare qualcosa in più sul lavoro delle vittime.
Da una prima analisi della tragedia, si evince che il gruppo di lavoratori africani stava tornando in città dopo aver trascorso un’intera giornata di lavoro sotto il sole cocente, a raccogliere pomodori nelle campagne del foggiano. Per cause ancora da acclarare, l’autotreno carico di pomodori, che proveniva da Foggia, avrebbe occupato la corsia del furgone che è stato travolto.
E’ stato difficile e non poco complicato il lavoro dei soccorritori per estrarre i corpi dalle lamiere contorte dei mezzi. Tre braccianti sono morti sul colpo, una quarta persona è morta presso gli “Ospedali Riuniti di Foggia”, subito poco dopo il ricovero.
Ferite lievi per il conducente dell'autotreno. Delle quattro vittime, solo 3 al momento sono state identificate: si tratta di Amadou Balde, di 23 anni, della Guinea; Ceeay Aladje, gambiano, di 20 anni, e Moussa Kande, di 27.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: ViaggiNews