Inchiesta petrolio: ascoltato a Potenza l'ammiraglio De Giorgi
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
POTENZA, 16 APRILE 2016 – E’ stato ascoltato per circa una ventina di minuti al Tribunale di Potenza, dove si è recato spontaneamente insieme al suo legale, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ascoltato nell’ambito dell’indagine che vede coinvolti anche l’ex ministro Federica Guidi e il compagno Gianluca Gemelli.[MORE]
«So che non ho fatto nulla di male, che non ho preso una lira, che non ho aiutato nessuno contro nessuno». Ha spiegato l’ammiraglio, al quale sarebbe stata contestata l'accusa di concorso in abuso d'ufficio. «Evidentemente –ha proseguito De Giorgi– qualcuno si preoccupa che io possa rimanere, e qualcuno anzi ha fretta che io vada via: su questo non penso che ci sia un vero complotto, penso che ci sia forse una confluenza di interessi di qualche soggetto che vede un vantaggio nel togliere una persona scomoda o che magari può resistere a certe pressioni». L’ammiraglio ha poi proseguito, asserendo: «Quello che mi ha chiaramente amareggiato come uomo e come ufficiale è aver subito senza possibilità di contraddittorio tempestivo questa ondata di fango orchestrata, messa insieme, su una carriera di 45 anni. Questa orchestrazione fa male a ogni essere umano, e c'era stato già un tentativo portato avanti quattro anni fa: quando si cerca di infangare una persona, si fa per disabilitarla, per togliere l'efficacia della sua azione distruggendone la reputazione, in modo tale che le sue azioni di comando siano inertizzate, svilite: non è una novità, lo fa sempre la malavita. Tutti i controlli fatti negli anni hanno però sempre dimostrato che erano tutte cose infondate».
Secondo quanto riferito da alcune fonti l'ammiraglio avrebbe presentato ai pm lucani alcuni documenti che potrebbero rendere più chiara la sua totale estraneità ai fatti e alle accuse che gli vengono contestate.
(foto www.lindro.it)
Elisa Lepone