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GENOVA, 12 APRILE 2014- È scoppiato questa notte, intorno le tre, nel reparto oncologico dell’ospedale San Martino, un incendio che ha causato una vittima Marco Tessier, 60 anni, malato terminale e ferito la moglie, che lo assisteva.
È stata lei a chiamare i soccorsi che hanno subito sfollato venticinque pazienti e il reparto è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. La donna, sotto choc è stata ricoverata al Centro grandi Ustionati del Villa Scassi per ustioni, non gravi, sul 15% del corpo.[MORE]
Si pensa che il paziente, il quale aveva un tumore all’esofago allo stadio terminale abbia appiccato volontariamente il fuoco dopo il suo vano tentativo di suicidio del giorno prima. Aveva, infatti, cercato di buttarsi dalla finestra, ma è stato bloccato da un’infermiera.
Collegato ad una bombola d’ossigeno l’uomo avrebbe utilizzato una sigaretta e le fiamme non hanno tardato ad ucciderlo.
La struttura, che accerta il corretto funzionamento di macchinari e impianti, non tarda ad elogiare l’infermiera che ha prontamente chiuso la porta della stanza di Tessier, evitando che l’incendio si propagasse. «La signora mi correva incontro, era avvolta dalle fiamme e la sedia le si era fusa addosso. Urlava, faceva paura. -afferma l’infermiera- Assieme a una collega ho spento le fiamme che l'avvolgevano con una coperta poi sono andata nella stanza che era invasa dal fumo. Quello che ho visto era terribile, ma sapevo di dover chiudere la porta e creare una barriera per il fuoco. Ho seguito le procedure».
Non resta che attendere i risultati dell’inchiesta aperta dalla Procura.
Valeria Nisticò
Fonte Immagine: www.piuweb.net