Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 26 NOVEMBRE 2011 – È indetta per oggi la manifestazione nazionale a Roma per chiedere il rispetto dell’esito referendario riguardante i temi dell’acqua. Lo scorso 12 e 13 giugno 26 milioni di cittadini italiani hanno votato “2 sì per l’acqua comune”, hanno detto chiaramente che il servizio idrico integrato, al pari degli altri servizi pubblici locali, non debba stare sul mercato, e che la tariffa del servizio non deve remunerare anche il capitale investito.[MORE]
La manifestazione voluta dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua intende evidenziare proprio come l’attuazione del referendum non sia scontata, anzi. Una delle manovre estive dell’ex premier Berlusconi ha proposto ingenti incentivi per gli enti pubblici che avessero scelto la via della privatizzazione. A settembre le aziende del settore hanno indetto il proprio Festival dell’acqua, dove si è discusso di come aprire ulteriormente ai capitali provati il settore.
Nei giorni scorsi il Forum italiano dei movimenti per l’acqua ha anche scritto al neo premier Mario Monti per chiedere un incontro. Questo non per esprimere un’opinione faziosa o di parte, ma semplicemente per dar voce a quel 96 per cento di italiani (quasi tutti!) che, chiamati ad esprimere il loro parere così come democrazia vuole, si sono detti chiaramente favorevoli all’acqua come primario bene comune.
E tutto questo in una realtà che sembra completamente ignorare il “modesto” parere di quasi tutti i cittadini: dalla Calabria, dove un attivista ha trovato una pallottola di lupara sulla porta di casa, fino al Comune di Torino e alla Provincia di Cremona, dove le amministrazioni comunali stanno procedendo alle privatizzazioni.
Annachiara Cagnazzo