Imprenditore accetta un prestito da due amici che si rivelano usurai
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PISTOIA – E’ difficile riuscire a distinguere i veri amici da quelli che non lo sono. E’ complicato riuscire a stabilire i confini entro i quali un amico possa permettersi di operare. Spesso si è convinti che solo perché c’è in ballo un sentimento allora anche qualora nel rapporto intervenisse il vile danaro, esso non modificherebbe l’amicizia in questione. Non è così, che sia un prestito o un aiuto senza obbligo di riscatto, non è mai consigliabile far ricorso alle proprie conoscenze. [MORE]
Questa lezione l’ha imparata, a caro prezzo, un imprenditore che, a causa della cirsi, si è ritrovato in grosse difficoltà economiche, tanto che la sua azienda rischiava di chiudere. Due suoi amici si erano offerti di prestargli 30.000 euro senza interessi per risolvere tutti i suoi problemi. Purtroppo però il gatto e la volpe non perdono mai il vizio: e così un uomo di 43 anni, calabrese, ed uno di 44, siciliano, sono stati arrestati per usura ed estorsione dalla guardia di finanza. In pratica avevano imposto all’amico una firma su assegni fino a 60.000 euro, con un tasso del 200% annuo. Un vero e proprio latrocinio.