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BRUXELLES, 19 FEBBRAIO 2015 – “L’Italia non è sola”: è con queste parole il commissario europeo per Migrazione, Affari Interni e Cittadinanza Dimitris Avramopoulos ha accompagnato la promessa di fondi extra per uscire dall’emergenza emigrazione. Al momento, l’Unione Europea si è già impegnata con uno stanziamento di 13, 7 milioni di euro e il progetto della creazione di un corpo di intelligence preposto a sorvegliare il traffico di uomini che interessa il bacino del Mediterraneo.
“La dura realtà che dobbiamo affrontare oggi è questa”, ha spiegato Avramopoulos, “l'Europa deve gestire meglio il fenomeno della migrazione, sotto tutti i suoi aspetti. È prima di tutto un imperativo umanitario. Non possiamo sostituirci all'Italia nella gestione delle sue frontiere esterne ma possiamo darle una mano. Proprio per questo abbiamo deciso di prorogare l'operazione Triton e di aumentarne le risorse, se è questo quello di cui l'Italia ha bisogno”. [MORE]
Dello stesso avviso il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, che ha riconosciuto il difficile problema del dover gestire immensi flussi migratori in un contesto internazionale sconvolto da situazioni di crisi che non incoraggiano certo a restare entro i confini del proprio Paese. “Non c'è una soluzione semplice per questo problema complesso, ma è chiaro che non c'è una soluzione nazionale. C'è solo una soluzione europea”, spiega Timmermans.
Avramopoulos non si sbilancia, invece, sulle (quanto mai attuali) preoccupazioni relative alla possibile presenza di terroristi sui barconi: “Non so e non entro nel merito di quello che fanno. Non abbiamo informazioni che ce lo indicano. Posso solo dire che l'Unione europea non sarà intimidita”, ha dichiarato il commissario.
Dall’Italia, i ringraziamenti del ministro Gentiloni: “Si tratta di un primo passo in risposta alle sollecitazioni del governo italiano. Confidiamo che, al Vertice dei Commissari del 4 marzo che si occuperà dell’Agenda per la Migrazione, verranno definite ulteriori azioni da intraprendere per far fronte all’urgenza di questa sfida”.
(foto: blogs.accaglobal.com)
Sara Svolacchia