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REGGIO CALABRIA, 5 GIUGNO 2015 - Sette persone sono state arrestate dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria per sfruttamento di manodopera clandestina. I militari della Compagnia di Gioia Tauro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria" e della Compagnia Speciale del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare personali nel regime degli arresti domiciliari. L'operazione, denominata chiamata "Confine", e' stata avviata nel novembre 2013 con l'obiettivo principale di perseguire il fenomeno del "Caporalato" ai danni di immigrati. I reati contestati sono: associazione per delinquere finalizzata alla Intermediazione illecita e allo Sfruttamento del lavoro; reclutamento di manodopera clandestina di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno o scaduto; violazione della normativa previdenziale di tutela dei lavoratori subordinati e truffa aggravata ai danni di enti pubblici. [MORE]
I militari hanno anche eseguito provvedimenti di sequestro preventivo di beni immobili, tra cui la societa' denominata "APO Calabria Societa' Cooperativa agricola a r.l.", e mobili, come i mezzi adoperati per il trasporto degli extracomunitari sui terreni, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. I particolari dell'operazione saranno illustrati a margine delle celebrazioni per la festa dell'Arma di Reggio Calabria, da parte del Procuratore della Repubblica di Palmi, Dott. Ottavio Sferlazza. La festa avra' luogo nella Scuola Allievi di Reggio Calabria questa mattina con inizio alle ore 10. (Agi)