Ilva: dopo lo scoppio delle polemiche di lavoratori e ambientalisti, scoppia anche un tubo
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TARANTO - A pochi giorni dalla presentazione del “Rapporto 2010 Ambiente e Sicurezza” dell’ Ilva (leggi a proposito www.infooggi.it/articolo/ilva-mercegaglia-difende-l-industria-pesante-ma-i-cittadini-rispondono-ci-siamo-rotti-i-polmoni/8234/ ), nel weekend lo stabilimento ionico è stato protagonista di un’esplosione avvenuta poco dopo la mezzanotte di sabato. Lo scoppio ha provocato il danneggiamento di un tubo del sistema di trasporto del gas al convertire numero tre dell’Acciaieria dell’azienda. [MORE]
Inizialmente “la catena di sicurezza automatica” ha dichiarato l’azienda “avendo rilevato una percentuale di ossigeno nel gas anomala rispetto ai valori previsti, aveva determinato il blocco delle attività di soffiaggio presso il convertitore numero 3". Nonostante un repentino controllo effettuato dal personale specializzato e in accordo con le procedure di sicurezza (che non aveva evidenziato alcun guasto) “alla ripresa della produzione, dopo qualche minuto avveniva però un’implosione che provocava la rottura di un tratto del sistema di trasporto del gas”. E’ stata questa la ricostruzione dei fatti rilasciata dell’Ilva, che ha anche precisato “sono subito scattati i sistemi di sicurezza dell’impianto siderurgico e non si sono registrate conseguenze per i lavoratori”.
Nei prossimi giorni verranno svolti ulteriori controlli tecnici per verificare le cause reali che hanno scatenato l’incidente. Non è da escludere l’eventualità di miglioramenti generali all’impianto per cercare di arginare al massimo la possibilità che un episodio del genere possa verificarsi un’altra volta. Fortunatamente, come reso noto dall’Ilva, non ci sono stati feriti tra gli operai dell’azienda.
Un periodo non troppo positivo per la grande industria tarantina, che tra le proteste di lavoratori, ambientalisti e politici, non riesce proprio a farsi staccare gli occhi di dosso.
Nell'immagine in alto lo stabilimento Ilva a Taranto fotografato da Luigi Surdo