Il premier Conte interviene alla festa di Atreju: ecco l’agenda di governo per i prossimi mesi
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ROMA, 22 SETTEMBRE – Il premier Giuseppe Conte è intervenuto sul palco di Atreju, kermesse annuale organizzata da Fratelli d’Italia (quest’anno sull’isola Tiberina), per rispondere alle domande di Bruno Vespa sui propositi del nuovo esecutivo appoggiato da M5S, PD e LeU. Conte è stato freddamente accolto e a tratti contestato dalla platea, ma ha risposto con serenità ad ogni quesito che gli è stato posto.
L’apertura dell’intervista è stata dedicata al colloquio col Presidente francese Macron, in visita istituzionale a Roma in settimana. Al centro del vertice bilaterale ci sono state ampie discussioni sul tema dei migranti economici, a proposito dei quali Macron ha lanciato la proposta di un meccanismo automatico di ridistribuzione tra i Paesi europei, incassando ampie aperture dallo stesso Conte ma anche dalla Germania. Secondo il capo dell’esecutivo, all’estero sarebbe stata espressa grande disponibilità a venire incontro alle esigenze dell’Italia: “Sono sempre stati tutti consapevoli che un Paese fondatore debba assumersi la responsabilià di dare un forte contributo, ma accettano anche le nostre critiche”; il premier ha tuttavia precisato che gli annunci non bastano e che non darà tregua ai partner europei fino all’introduzione di soluzioni sull’immigrazione che coinvolgano tutti i 28 nell’UE. Gli unici Paesi che non sono coinvolti nelle discussioni sul tema sono i componenti del Gruppo di Visegrád (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia), decisamente più chiusi e scettici sull’adozione di meccanismi di collaborazione generale.
A proposito dell’Ungheria, Conte ha girato ad Orbán ogni domanda sull’alleanza europea fra la Lega ed i Paesi di Visegrád, considerando che anche un intervento del Primo Ministro magiaro è atteso alla festa di Atreju. Secondo il premier, in ogni caso, gli alleati scelti da Salvini in Parlamento Europeo (nel gruppo “Identità e Democrazia”, cui è iscritta anche l’ultradestra tedesca di AfD) potrebbero risultare ancora più conservatori ed euroscettici rispetto ad Orbán e dunque potenzialmente pericolosi per la collaborazione e l’unione tra i popoli europei.
Successivamente è stato toccato l’argomento della sua militanza politica e del suo rapporto con i 5 Stelle, che Conte ha ammesso di conoscere molto bene ma precisando di aver avuto e mantenuto una formazione strettamente accademica ed apartitica, negando anche di aver mai frequentato convegni od altri luoghi di discussione del Partito Democratico. Conte, comunque, continua ad apprezzare le posizioni e l’atteggiamento politico complessivo del MoVimento, che a suo avviso “è stata una forza anti-sistema con un importante ruolo di rottura, costituendo un pungolo rigenerante per l’intero sistema”.
Per quanto concerne più in particolare i temi di politica interna, Conte ha sostenuto che rafforzare i poteri dell’esecutivo non sarebbe una soluzione sbagliata per l’evoluzione del sistema democratico, ammettendo però che servirebbero necessari contrappesi per bilanciare i nuovi equilibri istituzionali, dunque per realizzare un progetto simile servirebbero almeno 2 o 3 anni. Molto più vicina e concreta è la questione dei contenuti della prossima manovra economica, in vista dell’arduo compito di evitare un nuovo incremento dell’IVA che potrebbe comprimere in misura rilevante la domanda interna. Secondo Conte, pertanto, la manovra non presenterà margini di investimento estremamente ampi, dando la possibilità di esprimere soltanto piccoli ancorché significativi assaggi del progetto politico della nuova maggioranza.
Il premier ha comunque anticipato alcune misure che dovrebbero certamente essere presenti nella manovra o in uno dei prossimi provvedimenti normativi: Conte in persona starebbe spingendo per l’introduzione di asili nido gratuiti per famiglie con redditi medio-bassi e per un forte aumento della digitalizzazione, incentivando soprattutto l’utilizzo di sistemi di pagamento più moderni e di transazioni più trasparenti nel quadro generale di un’aspra lotta all’evasione. Fra le nuove tasse che potrebbero essere introdotte per rastrellare fondi, Conte ha affermato di ritenere praticabile la proposta del ministro dell’istruzione Fioramonti, che ha chiesto di tassare l’acquisto di merendine e bibite gassate, ma ha aperto anche alla possibilità di un nuovo prelievo fiscale sui biglietti aerei, che potrebbero in particolare subire un aumento di 1€ per i voli nazionali e 1,50€ per quelli internazionali. Infine, sui temi ambientali, che dovrebbero essere tra le priorità del nuovo esecutivo, Conte ha spiegato che le trivellazioni rappresentano il passato e che verrà senz’altro vietata la possibilità di nuove concessioni, ma ha precisato che non sarà possibile impedire o smantellare quelle già in atto, così come la TAP. La priorità assoluta sarà piuttosto quella di incentivare la ricerca e la sintesi di nuove fonti di energia rinnovabile e l’elaborazione di un vero e proprio patto per l’ambiente che riorienti l’intero sistema industriale e produttivo a livello europeo verso una vera transizione energetica.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: tg24.sky.it