Il messaggio dell'on. Pelillo ai congressi PD: "Più fatti, dobbiamo fare bene la nostra parte"
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TARANTO, 4 NOVEMBRE 2013 - “Per ricostruire il rapporto con i cittadini occorrono meno parole e più fatti”. E' questo il messaggio dell'on. Michele Pelillo ai congressi cittadino e provinciale del Partito Democratico di Taranto. Il deputato tarantino del PD rivolge gli auguri di buon lavoro ai nuovi segretari e fa un'analisi della situazione politica e sociale a Taranto.
“La politica è debole rispetto alla grandezza dei problemi che deve affrontare; spesso è lontana dalla gente. Si può provare ad essere più forti. Serve più unità d'intenti e più coesione all'interno del PD. Oggi stiamo costruendo una condizione più solida. L'obiettivo è riuscire ad affrontare nel migliore dei modi i problemi che preoccupano le famiglie di questo territorio. Bisogna agire, iniziando dalla base: far vivere i nostri circoli, tenerli aperti e attivi; ognuno di noi deve diventare interlocutore su ogni parte del territorio ionico, ascoltare la gente e recepire le proposte”.
Tra i temi affrontati nell'intervento, la grande questione Ilva. “A Taranto prevale un sentimento di sfiducia e rassegnazione. Dobbiamo restituire fiducia ai cittadini, ecco perché servono meno parole e più fatti concludenti. Il governo e il Parlamento hanno dato rilievo alla vicenda Taranto. Ci sono state quattro leggi speciali negli ultimi 15 mesi. Non so se è la soluzione, ma credo che la strada tracciata sia quella giusta; dobbiamo però vigilare affinché i lavori per l'ambientalizzazione siano eseguiti appieno e sia rispettato il nuovo cronoprogramma, che sarà ufficializzato tra qualche settimana. Controlleremo tempi e realizzazione dell'AIA e delle bonifiche. L'altra questione è quella dello sviluppo. Siamo riusciti a portare la vicenda di Taranto in cima all'agenda di governo. Oggi siamo nelle condizioni di trasformare questa criticità in opportunità, percorrendo due strade: ambientalizzando gli impianti del siderurgico, per verificare se è possibile tenere insieme lavoro e salute; rivitalizzando, in tempi brevi, il tessuto imprenditoriale del nostro territorio. Con i lavori dell'AIA l'Ilva ospiterà nei suoi cantieri 5000 nuovi operai. Questo rappresenta un'opportunità per le aziende della provincia ionica. E' chiaro, però, che il sistema imprenditoriale deve essere nelle condizioni di proporsi e guadagnarsi un ruolo da protagonista. Il ruolo delle imprese locali deve essere recuperato”.
Il deputato del PD ha anche sottolineato la gravità di altre situazioni, come le ultime vertenze Vestas e Marcegaglia. “Mentre si combatte per risanare l'Ilva due delle aziende-simbolo per tecnologia e basso impatto ambientale, produttori di sistemi per energia 'verde', dicono di voler lasciare Taranto. Muore un pezzo importante della nostra economia e altre famiglie sono a rischio. Dobbiamo rafforzare il ruolo del tavolo interministeriale romano, uscire dalla marginalità e portare anche queste questioni nell'agenda nazionale; Vestas e Marcegaglia devono dare risposte al territorio sul quale, fino ad oggi, hanno fatto impresa”.
I risultati potranno far ritrovare fiducia: “Quando vedremo il primo tassello della copertura dei parchi minerali, che rappresenta il progetto simbolo dell'ambientalizzazione di questo territorio; quando sentiremo notizie positive sul lavoro e sulle nostre imprese, allora potremo dire di aver ottenuto delle risposte. Avverto una forte responsabilità. Per Taranto, questo è il momento più difficile dal dopoguerra ad oggi. Spero che il messaggio di questo congresso attecchisca e trovi spazio nel mondo istituzionale, tra i sindacati e le associazioni di categoria, affinché, insieme, si possano portare avanti le ragioni di Taranto e della nostra provincia. Dobbiamo fare bene la nostra parte”.
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