Il Consiglio comunale di Lamezia approva proposta del Soroptimist club
Cronaca Calabria

Il Consiglio comunale di Lamezia approva proposta del Soroptimist club

sabato 8 giugno, 2013

LAMEZIA TERME (CZ), 8 GIUGNO 2013 - Su proposta del Soroptimist International club di Lamezia Terme il Consiglio comunale lametino ha adottato la Risoluzione numero 2038 del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra uomini e donne. La richiesta avanzata dal club è stata recepita nella proposta di Rosa Andricciola come prima firmataria, sostenuta dalle consigliere Carolina Caruso, Teresa Benincasa e Aquila Villella, sulla “Moratoria alle pubblicità lesive delle donne e dei bambini. Rispetto delle regole del codice di autodisciplina nella pubblicità”, che prevede inoltre che il Comune inviti le agenzie del territorio, anche avvalendosi dell'ufficio affissioni dell’Ente, ad aderire al codice di autodisciplina pubblicitaria italiana, oltre che a proseguire e a potenziare, nelle scuole primarie e secondarie, politiche e programmi per trasmettere ai bambini e ai giovani il rispetto della dignità umana e la parità di genere.

“Si tratta di una decisione molto importante – ha affermato la presidente del club Soroptimist cittadino Stefania Mancuso – in quanto va nella direzione della tutela delle donne e dei bambini in un settore, quello della pubblicità, in cui spesso si abusa, soprattutto alla luce della relazione della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere che ha evidenziato come la pubblicità alimenta e consolida gli stereotipi di genere determinando un impatto negativo sulla parità. Per questo ringrazio il presidente del Consiglio comunale Francesco Muraca, l’ex assessore Pina Abramo, la consigliera Andricciola, le firmatarie della commissione Pari opportunità del Comune e quanti hanno dimostrato sensibilità verso la nostra proposta. Il Soroptimist International d'Italia è impegnato nella difesa dei diritti delle donne e negli ultimi anni molte iniziative sono state indirizzate verso la tutela della figura femminile attraverso la denuncia di immagini lesive della dignità e della identità della donna. Questo anche alla luce della risoluzione n.2038/2008 che il Soroptimist International d'Italia promuove e diffonde attraverso i suoi progetti. La pubblicità infatti è una componente dell'economia di mercato che, a causa della sua invadenza, ha un'innegabile influenza sul comportamento dei cittadini e la formazione delle loro opinioni. Tra l’altro – evidenzia Stefania Mancuso – la pubblicità, che presenta stereotipi di genere e che incide sulla formazione dell’identità di genere dei bambini sin dalla tenera età, alimentando il perpetuarsi di comportamenti improntati alla discriminazione di genere, limita e compromette la libera espressione della personalità di donne ed uomini, inquadrandoli entro ruoli prestabiliti, artificiali e spesso umilianti e degradanti per entrambi i sessi. E la pubblicità che presenta stereotipi di genere non soltanto “rinchiude” le persone in diversi ruoli predefiniti, ma spesso esclude anche le persone non inquadrabili nel concetto di normalità”.

Inoltre, ha aggiunto la presidente del Soroptimist club lametino, “la pubblicità che presenta messaggi pubblicitari discriminatori e/o degradanti basati sul genere e gli stereotipi di genere sotto qualunque forma rappresenta un ostacolo per una società moderna e paritaria: da qui la necessità di contrastare gli stereotipi di genere a tutti i livelli della società per consentire l'uguaglianza e la cooperazione tra le donne e gli uomini tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica. Anche perché una pubblicità responsabile può influire positivamente sulle percezioni della società relativamente a nozioni come "immagine del corpo", "ruoli di genere" e "normalità" e che la pubblicità può essere un potente strumento per opporsi e combattere gli stereotipi”.

Tra l’altro la Comunità Europea sottolinea l'importanza del rispetto da parte degli Stati membri degli impegni assunti in virtù del Patto europeo per la parità di genere (approvato in sede del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2006) e invita le istituzioni dell’Unione Europea e gli Stati membri a conformarsi agli orientamenti adottati tramite diversi programmi comunitari, come Equal, e alle direttive generali in materia di parità di genere. Così come invita le istituzioni dell'Unione Europea a monitorare l'attuazione delle vigenti disposizioni di diritto europeo in materia di discriminazione sessuale e di incitamento all'odio basato sul sesso, oltre che a lanciare in tutta l'Unione campagne di sensibilizzazione a tolleranza zero verso gli insulti a sfondo sessista o le immagini degradanti della donna sui media.

“La Comunità Europea – prosegue la presidente – insiste sul ruolo fondamentale che deve svolgere il sistema scolastico per lo sviluppo nei bambini di uno spirito critico verso l'immagine e i media in generale, onde prevenire gli effetti estremamente negativi prodotti dal persistere di stereotipi sessisti nel marketing e nella pubblicità, e invita gli Stati membri a provvedere con idonei mezzi affinché il marketing e la pubblicità garantiscano il rispetto della dignità umana e dell'integrità della persona, non comportino discriminazioni dirette o indirette né contengano alcun incitamento all'odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, e non contengano elementi che, valutati nel loro contesto, approvino, esaltino o inducano alla violenza contro le donne. Per questo è necessario elaborare un "Codice di condotta" per la pubblicità, che preveda il rispetto del principio della parità tra uomini e donne nei comunicati commerciali ed eviti le stereotipizzazioni sessisti e ogni sfruttamento o rappresentazione degradante di uomini e donne”. Proprio su quest'ultimo aspetto il Soroptimist lametino lavorerà nel prossimo anno, in collaborazione con l'amministrazione comunale, le istituzioni scolastiche e le associazioni presenti sul territorio, consapevole del ruolo importante che hanno le scuole nella formazione dei futuri cittadini.
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