Il Cavaliere, il Professore e l'alleanza impossibile: sì a Monti, no all'Imu
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ROMA, 17 DICEMBRE 2012 - «Caro Silvio con te in campo, noi non ci siamo. La Lega non può sostenerti se tu mantieni la tua candidatura a premier». Con queste parole, il segretario federale legista, Roberto Maroni, aveva chiuso a qualsiasi alleanza con il Pdl se Silvio Berlusconi si fosse posto alla guida del partito e alla candidatura a premier.
Questa mattina, però, Maroni ha incontrato il Cavaliere ad Arcore per discutere degli accordi in vista delle elezioni regionali in Lombardia e di quelle politiche. Sebbene il segretario non abbia ancora annunciato cambiamenti nella linea politica del Carroccio, si è dimostrato molto più possibilista a riguardo di un rinnovato asse tra Lega e Pdl: «C'é bisogno ancora di qualche giorno» sono le sue parole citate da Ansa.
L’incertezza nelle alleanze fa da specchio alla confusione sulla linea politica interna all’interno del Pdl, sempre più spaccato tra i fedelissimi di Berlusconi e l’onda nuova prospettata da Giorgia Meloni e Guido Crosetto.
D’altronde, lo stesso Cavaliere sembra avere poca chiarezza sul da farsi: continua a vedere in Mario Monti «il federatore dei moderati, la maggioranza nel Paese». Per l’ex Presidente del Consiglio, il Professore «condivide i miei, i vostri, i nostri stessi ideali: quelli della grande famiglia dei Popolari europei». Dunque, sembrerebbe l’attuale premier l’alleato più desiderato da quello vecchio.[MORE]
Tuttavia, nella puntata di Domenica Live andata in onda ieri, il Cavaliere ha affermato la necessità di «cambiare orientamento della politica fiscale del governo dei tecnici, che hanno preso alla lettera le indicazioni dell'Europa». Inoltre, Berlusconi vorrebbe abolire uno dei capisaldi delle manovre economiche attuate dal governo Monti, cioè l’Imu, oltre ad aver criticato apertamente «la politica economica del governo dei tecnici».
Insomma, Berlusconi vuole allearsi con Monti, anzi lo vede come una sorta di elemento unificatore dei moderati, ma allo stesso tempo rigetta le politiche economiche del Professore, che in campagna elettorale non sono utili alla propaganda. Dunque, quale sarebbe in realtà l’effettivo ruolo del Professore nella coalizione centrista auspicata dal Cavaliere. Quello di santino portafortuna?
(Foto: lettera43.it)
Giovanni Gaeta