Il bisogno di Pace!
Fantasticherie del cuore Calabria

Il bisogno di Pace!

mercoledì 16 novembre, 2016

È l’essere umano che ritarda la pace e il benessere comune, pilastri imponenti del pensiero cristiano e del disegno di Dio sull’umanità, impedendo di fatto il compimento del volere del Signore sulla terra. Basta guardarsi attorno! È tutto un ricorso alle armi, siano esse “classiche” o di altra natura; mezzi coercitivi e ufficiali di quel pensiero umano sempre pronto alla prepotenza e all’annessione comunque dell’altro. Ci dimentichiamo spesso che senza il compimento della Parola, tutta la storia risulta falsata. È la Parola compiuta che rivela la verità del cielo e con essa permette lo svolgersi delle azioni umane rivolte al bene comune. Chi entrerà oggi al posto di Gesù nelle tante città “cavalcando” l’idea della vera pace e della giustizia sociale?[MORE]

Quale esponente di Stato o magnate dell’economia sarà discepolo del Signore, assieme a Papa Francesco e a tutti quei sacerdoti e laici di buona volontà che, giorno dopo giorno, costruiscono in silenzio ponti per unire le comunità nella perfetta concordia? Troppe persone muoiono per colpa della guerra. Troppi bambini perdono il sorriso. Troppe donne hanno gli occhi senza lacrime. Troppi uomini si sentono incapaci di proteggere la propria famiglia. Siamo in guerra. Lo siamo attraverso la speculazione dei mercati. Lo vediamo nella disperazione di milioni di profughi in fuga verso l’ignoto. Lo tocchiamo con mano nel gioco strategico di quelle grandi nazioni che non riescono a salire sul quel “puledro per le vie di Aleppo in Siria”, nemmeno per una tregua umanitaria. È veramente così difficile portare cibo e acqua dove si muore oltre che sotto le bombe, anche per la fame e per la sete? Si continua a sparare e si pensa solo al potere che si riuscirà a conquistare, mentre intere generazioni perdono il diritto di vivere la loro vita.

Ma sul quel puledro sarà difficile salire senza la conversione del cuore. Chi porta la pace e l’equità tra la gente rischia, come il Figlio dell’Uomo, di essere prima osannato, ma poi offeso e perseguitato. La croce è sempre sullo sfondo della verità, ma se necessita a salvare l’altro non è mai portatrice di vera morte. La resurrezione che sempre ne consegue, non sarà altro che il sigillo impresso tra il cielo e il cammino personale di chi avrà avuto la gioia di proclamarsi discepolo nel vangelo, al di là del suo ruolo privato o pubblico. Essenziali le parole di mons. Di Bruno:“Entrando in Gerusalemme seduto su un asinello, Gesù si rivela come vero uomo di pace. Lui non viene per mettere l’uomo contro l’uomo. Viene per portare Dio in tutti i cuori, perché solo portando Dio e lo Spirito Santo, l’uomo vedrà la sua verità e non agirà più secondo falsità e menzogna su se stesso. È questo il solo vero problema da risolvere: la visione che l’uomo ha di se stesso”.  

È proprio qui che il gioco di Satana diventa centrale e pesante. L’essere umano è accecato dalla mania di grandezza in qualunque settore e in qualsiasi ambito sociale e politico. Se ognuno continuerà a non riconoscere nessuno sopra di sé, pensando di sostituirsi a Dio sulla terra, i margini per giungere ad un mondo di pace e di benessere collettivo diventeranno sempre di più una chimera. Solo nell’obbedienza al Signore è possibile aprire un varco di autentica rigenerazione delle relazioni umane. I rapporti tra le persone sono purtroppo spesso usurati dalle menzogne, dalla corruzione, dalle finzioni, dalla falsa spiritualità e della violenza attuale. Tutto questo porta sempre a porre se stessi sopra gli altri, aprendo nel quotidiano ad una guerra, come dice il Santo Padre, “a pezzettini”. Sullo sfondo il bisogno di pace che tutti sentono, ma che fa fatica ad abitare il mondo!






Egidio Chiarella

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