I tormenti dei pendolari pugliesi: treni stracolmi o inesistenti
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BARI - Odissea sui binari in Puglia. Anzi, sui marciapiedi delle stazioni visto che i treni o passano carichi come sardine oppure non passano affatto.
Come è accaduto stamattina, a Palo del Colle (poco distante da Bari) quando le carrozze delle Ferrovie Appulo Lucane provenienti da Matera e da Toritto strabordavano di passeggeri, causando l'immediata protesta dei pendolari che hanno occupato i binari dalle 7.45 alle 9.15.[MORE]
L'esasperazione quotidiana (perchè la situazione è ormai la stessa da mesi) è stata placata grazie all'intervento dei Carabinieri e alla possibilità di usufruire di bus sostitutivi per supplire alle carenze del servizio.
Vien da ridere guardando il tabellone pubblicitario che fa bella mostra all'ingresso della stazione di Bari “Ferrovie Appulo Lucane – Un nuovo modo di viaggiare in Puglia”. “Sì, a piedi”, verrebbe da aggiungere...
Non è da meno (anzi) la più blasonata Trenitalia, artefice di una storia davvero incredibile.
Stavolta ci troviamo a Latiano, lungo la strada ferrata che da Brindisi conduce a Taranto (e viceversa).
Fino alla scorsa settimana (chissà oggi cosa sarà successo) una stupefacente sequenza di fatti quantomeno singolari: mercoledì treno (un Minuetto da 145 posti, ndr) stracolmo, giovedì rotto e sostituito con un altro ancora più piccolo a diesel, venerdì il tragicomico epilogo con il miraggio delle carrozze mai arrivate. Alle 7.20 e alle 8.30.
Niente autobus, niente informazioni. Un silenzio che dice più di mille fischietti da capostazione.
Trenitalia, Regione Puglia (che versa ingenti somme alla società di trasposto tramite il contratto di servizio), Sindaci dei comuni interessati paiono aver perso il potere di proferir parola che diventa protesta sulla bocca dei 150/200 pendolari costretti a subire l'ennesimo affronto.
Oltre al danno, la beffa: un liceo di Francavilla Fontana (comune limitrofo a quello di Latiano) minaccia di considerare come assenza ingiustificata la mancata presenza degli studenti dovuta al disservizio, con relative ripercussioni sul curriculum scolastico.
“Lo vedi il treno che portava al sole? Non fa più fermate neanche per pisciare”,canta De Gregori: stavolta il treno non solo non si vede ma neppure porta al sole. Né fa più fermate.
Non passa e basta.