I capigruppo di maggioranza hanno replicato, con una nota, alle dichiarazioni del centrosinistra
Politica Calabria

I capigruppo di maggioranza hanno replicato, con una nota, alle dichiarazioni del centrosinistra

venerdì 28 marzo, 2014

CATANZARO, 28 MARZO 2014 - “La raccogliticcia e compromessa sinistra catanzarese, responsabile dello sfascio amministrativo e finanziario del Comune di Catanzaro e battuta per due volte al primo turno da Sergio Abramo, vorrebbe prendersi una rivincita elettorale per via giudiziaria.

Il tentativo di accumunare le vicende di Reggio Calabria a quelle di Catanzaro è patetico e ridicolo proprio perché viene da coloro che hanno dissanguato l’Amministrazione con operazioni spregiudicate e su cui la magistratura sta facendo luce. A Catanzaro, semmai, è accaduto il contrario di quanto avvenuto a Reggio Calabria. E’ stato Sergio Abramo, in appena un anno e mezzo, a risanare un Comune che la sinistra ha ridotto in ginocchio. Se esiste un “modello Catanzaro” negativo, quello è rappresentato dalla sinistra che ha mal governato dal 2006 al 2011. Tutto è documentato. Basterebbe l’inchiesta su Parco Romani che ha rivelato un inquietante intreccio politico-affaristico che vede coinvolti al più alto livello politici, dirigenti e manager tutti riconducibili (e tesserati) per il Partito Democratico, dal sindaco Olivo e ai suoi collaboratori, per arrivare ai dirigenti e amministratori di fiducia. Anche l’inchiesta sulla gestione della discarica di Alli getta sinistre ombre sulla gestione del centrosinistra e sulle sue pericolose relazioni con gli imprenditori inquisiti.
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Mentre dall’odierna inchiesta emergono singoli episodi di malcostume, sicuramente condannabili dal punto di vista etico, ed ipotesi di reato sempre ascrivibili a singoli comportamenti, dalle inchieste che riguardano il centrosinistra viene fuori un sistema affaristico consolidato partito-istituzioni che dovrebbe fare molto riflettere i cittadini.
Qualche esempio? Parco Romani è stato acquistato senza autorizzazione e senza copertura finanziaria e tutti i protagonisti dell’affaire compariranno l’11 giugno davanti al Gip per rispondere di pesanti ipotesi di reato. Il teatro Masciari è stato acquistato per 3 milioni e mezzo, il doppio di quanto Abramo ha concordato con i proprietari. Le assicurazioni dei mezzi dell’Amc sono passate da 300mila euro ad un milione di euro annue. Centinaia di persone sono state assunte senza autorizzazione e senza parere dei revisori dei conti nelle società partecipate. Il costo delle stagioni del Politeama ha superato il milione 300mila euro annue. Il bilancio del Comune è stato devastato tanto da arrivare allo sforamento del Patto di Stabilità. Sono stati presi in fitto locali senza utilità e praticamente inutilizzati. L’elenco potrebbe continuare a lungo.
Il sindaco Abramo è andato in direzione opposta. Ha risanato i conti del Comune che è rientrato nel Patto di Stabilità, ha sistemato le società partecipate, ha dismesso i fitti inutili, tagliato le spese per luce ed utenze, ha salvato i finanziamenti messi a rischio dalle scelte sballate della sinistra, ha riaperto tutti i cantieri, ridotto quasi della metà la spesa per la mensa scolastica.
Questo è il “modello Abramo”, fatto di buona amministrazione nell’interesse della collettività, molto lontano dal “sinistro modello” che ha mal governato la città per cinque anni, portandola sull’orlo del baratro.”


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