Guerra dei Dazi, Trump attacca la Cina sui furti di proprietà intellettuale
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REGGIO CALABRIA, 14 MARZO 2018 - Continua la guerra commerciale degli Stati Uniti di Donald Trump a sostegno delle produzioni nazionali e la Cina resta sempre il "nemico pubblico N°1". [MORE]
La Casa Bianca sta valutando la possibilità di imporre una serie di dazi e misure punitive per contrastare presunti furti di proprietà intellettuale. A darne notizia è il Nikkei Asian Review, che cita fonti vicine al commercio internazionale.
La proposta è stata presentata dall'Ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, che ha chiesto misure su una vasta gamma di prodotti cinesi, nonchè restrizioni sugli investimenti da parte di società cinesi negli Stati Uniti e limiti sui visti per alcuni cittadini cinesi.
La proposta segue un'indagine del Rappresentate commerciale avviata lo scorso agosto, ai sensi dell'articolo 301 della legge commerciale di Washington, per determinare se le pratiche cinesi relative ai trasferimenti di tecnologia e alla proprietà intellettuale discriminavano gli Stati Uniti o limitavano gli affari delle sue imprese.
I dazi non riguarderebbero solo prodotti tecnologici cinesi, spesso oggetto di furto di proprietà intellettuale, ma anche beni di largo consumo, come gli abiti.
Il tema dei presunti furti di proprietà intellettuale da parte della Cina sono da tempo causa di tensione tra Pechino e Washington. Gli Stati Uniti si lamentano anche delle regole di investimento cinesi, che obbligano le società statunitensi a trasferire tecnologia in Cina per produrre in quel paese.
Daniele Basili
immagine da cnn.com