Grosseto: giovane egiziana incinta viene sfrattata, va a vivere in auto e perde il bimbo
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GROSSETO, 19 GIUGNO- Una donna egiziana incinta ha perso il bambino nella macchina in cui viveva da giorni con il marito. I due erano stati sfrattati dalla casa che il comune aveva loro assegnato. L’uomo Mohamed, 31 anni, aveva perso il lavoro in una pizzeria da poco tempo, la donna, Donya Elsayeo Elemar 23 anni,, era all’ottavo mese di gravidanza dopo che altre due gravidanze erano, purtroppo, finite male.[MORE]
I due egiziani si erano rivolti al Comune di Grosseto, che li aveva sistemati in una casa vacanze accanto a un seminario vescovile, gestita da privati. Scaduta la convenzione con il Comune, il gestore ha chiamato i vigili urbani per scacciare la coppia, senza tener contro dello stato interessante della donna. Mohamed e Donya si sono, quindi, stabiliti nella loro Renault Twingo.
Sedici giorni di disagio e di sofferenze per entrambi ma soprattutto per la gestante, che sentitasi male è stata trasportata in ospedale; il compagno ha dichiarato: “Dopo un’ecografia le sono state prescritte alcune medicine ed è stata dimessa”. Il giorno dopo però la donna ha avvertito fortissimi dolori all’addome e riscontrato ingenti perdite di sangue: condotta , nuovamente, al nosocomio, i medici hanno effettuato un parto cesareo d’urgenza ma non c’è stato nulla da fare per il bambino che è morto per il distacco della placenta.
Comprensibilmente disperato Mohamed: “Denuncio tutti, sindaco, assistenti sociali e medici perché voglio giustizia”. Il Coeso, il consorzio che gestisce i servizi sociali di Grosseto sostiene di aver seguito la famiglia più del dovuto e che la coppia aveva ricevuto anche dei fondi straordinari. I medici hanno affermato che:"Il distacco della placenta, purtroppo, è imprevedibile ed è assurdo sostenere una legame tra lo sfratto e l’aborto. Comunque in queste settimane non avremmo potuto ospitarla in ospedale, perché non necessitava di ricovero". La donna è, ora, ricoverata in ospedale mentre il compagno è tornato a dormire nella Twingo.
Al di là delle varie accuse e difese, rimane l’immane tragedia che ha colpito i due giovani: un autentico dramma della povertà che nel 2011 lascia increduli e sgomenti.
Davide Scaglione