Grillo, il blog e le contraddizioni. Le reazioni della politica
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ROMA, 16 MARZO - La giornata politica italiana si incentra anche (e soprattutto) sulla questione del blog a 5 stelle del garante Beppe Grillo, che nella giornata di ieri ha dichiarato di essere responsabile solo per i post legati alla propria firma in calce. Non dunque per tutti gli altri, che pertanto non possono essere riconducibili al fondatore del Movimento.[MORE]
Ad alimentare la polemica vi sarebbe un post del 2012 dello stesso Beppe Grillo, che si autodefiniva come «responsabile esclusivo del blog»: un concetto dunque totalmente opposto alle dichiarazioni di ieri, che intendevano scagionare il garante dalle querele del Pd. Nell’editoriale “Il M5S è morto, viva il M5S” Grillo ribadiva una tesi del tutto opposta a quella attuale, lasciando intendere con chiarezza il proprio profilo di responsabilità rispetto ad uno dei siti più rilevanti all’interno del web in relazione alla politica italiana.
Questa la difesa di Grillo: «Il Blog beppegrillo.it è una comunità online di lettori, scrittori e attivisti a cui io ho dato vita e che ospita sia i miei interventi sia quelli di altre persone che gratuitamente offrono contributi. Il pezzo oggetto della querela Pd era un post non firmato, perciò non direttamente riconducibile al sottoscritto».
Quanto ai fatti, la causa legata alla querela andrà avanti: il Pd chiede un milione di danni su un blog e un tweet che non esitarono a bollare l’allora premier Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi come ‘corrotti’ nell’ambito della vicenda Tempa Rossa. Una vicenda che non vide i due interessati nemmeno come indagati.
Stando a quanto compare nel blog, Grillo sarebbe titolare della privacy, mentre alla Casaleggio Associati resterebbe la titolarità del trattamento dei dati. Intestatario formale sarebbe Emanuele Bottaro. Nell’atto fondativo (statuto M5S, 2012) si leggerebbe tuttavia qualcosa di ancora diverso, con l’affidamento a Grillo della titolarità e gestione della pagina del blog. Pare evidente dunque la difficoltà nell’accertare eventuali responsabilità nei casi di diffamazione come quello in questione, data l’incertezza relativa ai soggetti eventualmente imputabili.
Ulteriori aggiornamenti della vicenda si registrano con l’intervista mattutina di ‘Repubblica’ a Bottaro, l’intestatario formale del blog: «E’ vero, il dominio è intestato a me dal 2001» - precisa Bottaro. Bottaro, classe 1965, lavora per una società di comunicazione in materia di ambiente. Ha ricordato come l’intestazione non corrisponda al concetto e alla funzione di prestanome, e che dal blog non avrebbe mai ottenuto guadagni. Sulla questione dominio, Bottaro ha affermato: «L’ho registrato solo per toglierlo dal mercato, il blog è venuto dopo. L’ho intestato a me prima ancora che arrivasse Casaleggio».
Oltre alle reazioni della politica, che da destra a sinistra ha criticato l’incertezza delle responsabilità legate al blog, accusando di mancata trasparenza chi della trasparenza vorrebbe farne uno stile di vita (e di gestione della cosa pubblica), si registrano anche le dichiarazioni dell’ex premier Matteo Renzi: «Da premier ho sempre evitato, ora nelle prossime settimane mi divertirò anche io: se dici una cosa che non sta né in cielo né in terra vieni in tribunale e ne rispondi» - ha chiosato – nel corso del suo consueto #matteorisponde. Come a dire, la battaglia politica (e legale) è appena cominciata. Nel consueto testa a testa della politica italiana.
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta