Grilli, "Per instabilità mercati, risposte non ancora soddisfacenti"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 18 LUGLIO 2012- Il ministro dell'economia Vittorio Grilli in audizione alla Camera sul fiscal compact, ha affermato che, "A fronte di circostanze straordinarie sono necessarie risposte straordinarie. E' quello che è accaduto nei mesi scorsi", sottolineando che, "come mostrano chiaramente le perduranti instabilità dei mercati, le risposte fornite non sono ancora pienamente soddisfacenti".
In merito ai Trattati, ovverosia il 'Meccanismo europeo di stabilità' e il 'Fiscal Compact', Grilli precisa che questi "costituiscono due tasselli essenziali, che è ora necessario rendere pienamente operativi, di un percorso lungo che prevede di necessità ulteriori importanti tappe". Entrando nel merito del contributo finanziario del nostro Paese al fondo europeo Esm, specifica che il suddetto "é pari a 14,33 miliardi di euro di capitale 'paid-in', da versare entro il 2014 con le seguenti scadenze: 5,73 miliardi nel 2012 e nel 2013 e 2,87 miliardi nel 2014". Grilli, inoltre, evidenzia che "il capitale totale conferito nell'Esm è pari a 700 miliardi di euro, di cui 80 di capitale versato (paid-in) e 620 di capitale 'a chiamata',che assume funzioni assimilabili a quelle di garanzia". [MORE]
Il ministro prosegue sostenendo che, "l'incremento di debito dell'Italia dovuto ai programmi di assistenza in corso (Irlanda, Portogallo e Grecia) e ai versamenti dovuti per il fondo europeo Esm sarà pari a circa 3 punti percentuali di Pil nel 2015 (a regime). A questi andranno aggiunti i contributi per l'intervento per la ricapitalizzazione delle banche in Spagna, il cui ammontare non é stato ancora definito e che la Ue ha stabilito in massimi 100 miliardi di cui una prima tranche già a fine luglio. L'incremento di debito non verrà conteggiato per il rispetto del patto di stabilità".
I riferimento al ruolo giocato dall'Italia nelle trattative in Europa, Grilli lo definisce, "favorevole al rafforzamento della disciplina fiscale nella consapevolezza che si trattasse, per l'Italia come per molti altri paesi europei, di una strada obbligata di risanamento delle finanze pubbliche. Si tratta di un cammino "che sarebbe stato necessario percorrere comunque, indipendentemente dai vincoli esterni, per il bene del Paese, per affrontarne con determinazione le vulnerabilità".
Infine, conclude il ministro, "Uno dei problemi è che c'é una tale volatilità del mercati che porta problemi non solo ai paesi in difficoltà ma a tutti e i tassi di interesse non sono governati dalle politiche Bce ma dall'evoluzione degli spread", aggiungendo che, riguardo al fondo Esm, "Non c'e' una dimensione assoluta, definita sufficiente o insufficiente per il fondo Esm e non preoccupa che non sia operativo da luglio. Sono ottimista sulle ratifiche. Le pause dovute a discussioni o alte corti non credo siano motivo di allarme".
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola