Greenpeace, l'attivista italiano è accusato di teppismo: rischia 7 anni
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Greenpeace, l'attivista italiano è accusato di teppismo: rischia 7 anni

mercoledì 30 ottobre, 2013

MOSCA, 30 OTTOBRE 2013 - Cristian D’Alessandro, l’attivista italiano di Greenpeace che lo scorso 18 settembre è stato uno dei trenta protagonisti della protesta contro le trivellazioni nell’Artico russo, a bordo della rompighiaccio Arctic Sunrise di proprietà della Gazprom, è in carcere oramai da più di un mese.[MORE]

Nei giorni scorsi vi era stato l’accorato appello dei genitori verso le autorità russe, in primis al presidente Vladimir Putin, affinché venisse riconsiderato lo stato di detenzione del giovane. Ma oggi è arrivata la conferma di un nuovo capo d’accusa, possibilità questa già paventata nei giorni scorsi. Cristian D’Alessandro, infatti, assieme ad altri 13 attivisti è stato formalmente incriminato per “teppismo” dalle autorità russe. Un’accusa che se convalidata comporterebbe una pena di 7 anni di reclusione.

A dare conferma di ciò è il console generale italiano a San Pietroburgo, Luigi Estero, che ha affermato: «Ero presente martedì a Murmansk - località dove sono al momento in custodia cautelare gli attivisti – quando è stato notificato il nuovo capo d’accusa». Lo stesso diplomatico italiano ha poi rassicurato sulle condizioni del ragazzo: «si trova in buono stato psico-fisico, ha la nostra assistenza e anche quella forte di Greenpeace, che sul posto ha diversi volontari». A questo punto, sempre secondo il console Luigi Estero, l’accusa di teppismo verrà presto estesa a tutti gli altri detenuti e comporterà la decadenza formale della precedente accusa di “pirateria”.

Sempre sul fronte diplomatico il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha fatto sapere di aver avuto, nella giornata di lunedì, un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che ha confermato come ogni decisione in merito agli attivisti di Greenpeace verrà presa sulla base del diritto internazionale, seguendo la convenzione internazionale sul diritto marittimo e delle leggi russe.

Tuttavia sulla delicata vicenda è intervenuto oggi il presidente della commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, che ha richiesto un deciso intervento anche del premier Enrico Letta. D’altronde ha evidenziato il presidente Reallacci: «La Francia ha annunciato che il primo ministro, Jean-Marc Ayrault, parlerà del caso Arctic Sunrise con Putin in occasione della visita che si terrà in Russia la prossima settimana e anche la Merkel ha già telefonato a Putin, nonostante la Germania non abbia alcun connazionale tra gli arrestati».

Infine, va avanti l’intensa mobilitazione di Greenpeace che all’insegna dello slogan “#FreeTheArctic30” richiede a gran voce la libertà dei suoi attivisti. Nella serata di ieri la portavoce, Maria Favorskaya, ha informato che tra i 13 attivisti detenuti sotto l’accusa di teppismo vi sono: l’americano Peter Willcox, capitano dell’imbarcazione battente bandiera olandese; la russa Ekterina Zaspe, medico di bordo; l’ucraino Ruslan Yakushev e il turco Gizem Akhan, entrambi cuochi di bordo e Andrei Allahverdov, l’addetto stampa russo della Ong ambientalista.

(Immagine da tg24.sky.it)

Giovanni Maria Elia

 


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