Grecia, l'Eurogruppo al lavoro. Tsipras: «Fatto il possibile»
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MILANO, 20 FEBBRAIO 2015 - Distanti, ma non troppo. Vicini, ma non a sufficienza. Grecia ed Europa muovono le proprie mosse con l’augurio che si possa raggiungere un accordo, ma senza che nessuna delle due parti possa compiere un passo indietro almeno in apparenza.
Di fatto, oggi dovrebbe essere il giorno decisivo per chiudere la tormentata trattativa che va avanti da qualche settimana tra il governo di Atene e l’Eurogruppo. Come noto, forte del suo successo elettorale, il premier ellenico Alexis Tsipras chiede l’estensione del programma di supporto finanziario, rompendo dunque quanto stabilito nel marzo del 2012 e soprattutto contravvenendo alla Troika.
Un concetto ripetuto nella lettera che il governo ellenico ha inviato a Bruxelles e che Tsipras ha così commentato: «La Grecia ha fatto tutto il possibile per arrivare a una soluzione comune e positiva, basata sul principio di un doppio rispetto: quello delle regole europee e quello dei risultati elettorali degli stati membri. Mi sento certo - ha proseguito Tsipras che la lettera greca per un'estensione di sei mesi dell'accordo sui prestiti, con le condizionalità che l'accompagnano possa essere accettato. Questo è il momento - ha concluso - di una storica decisione politica per il futuro dell'Europa».
L’Europa, di contro, oltre a non voler creare un pericoloso precedente, vuole assicurarsi che Atene sia capace di rispettare il programma e potrebbe, a quel punto, concedere di allungare i tempi. Un possibilità che emerge anche dalle parole da Pierre Moscovici, commissario Ue degli Affari economici, il quale ha affermato che «le posizioni di ambo le parti si stanno avvicinando sempre di più».
Parole di ottimismo che, tuttavia, non trovano d’accordo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, il quale resta dell’idea che la Grecia debba saldare adesso il proprio debito. Da Berlino, d’altronde, in queste ultime settimane non sono mai arrivati segnali di chiara speranza. Secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Spiegel, la Bce sarebbe addirittura pronta all’uscita dell’euro della Grecia. Un’eventualità che Francia ed Italia vorrebbero scongiurare.[MORE]
Non a caso se Hollande ha ripetuto anche oggi quanto sia importante che il governo di Atene resti nell’area euro, anche il premier Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Quest’ultima ha comunque ribadito che «quello che è stato formulato nella lettera di Atene non è sufficiente, e su questo il governo tedesco è unito».
(Immagine da greekreporter.com)
Giovanni Maria Elia