Grandi Navi: la costruzione del canale Sant'Angelo-Contorta non convince tutti
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
VENEZIA, 26 NOVEMBRE 2013- Zaia l’ha definita come “l’adeguata soluzione per rispettare la sostenibilità del fragile equilibrio di Venezia”. Limitato il transito delle grandi navi nel canale della Giudecca, è stato proposto come alternativa il canale Sant’Angelo-Contorta. Ma l’Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti non è d’accordo sul fatto che questa sia la soluzione migliore. [MORE]
Secondo l’Istituto, la costruzione di un nuovo canale provocherebbe enormi danni all’ecosistema della città lagunare, come avvenne in seguito alla creazione del canale di Marghera. Le conclusioni alle quali sono giunti gli esperti sono state inviate a ministri, amministratori locali, sovrintendenze e all’Autorità portuale. A lanciare l’appello era già stato il sindaco veneziano Giorgio Orsoni, che aveva chiesto di effettuare maggiori controlli al fine di verificare gli impatti che questi cambiamenti produrrebbero sulla città. E, a quanto sostiene l’Istituto Veneto, i dubbi di Orsoni erano più che leciti. Secondo quanto si legge nel documento, sarebbe necessario proporre un “modello lagunare”: “la soluzione da realizzarsi dovrà essere individuata mediante un confronto fra diverse proposte, considerandone le conseguenze con riferimento agli aspetti idraulici, morfologici, economici e trasportistici”. In particolare sarebbe opportuno concentrarsi sulla scelta di navi di dimensioni consone ad entrare in laguna e valutare gli interventi di carattere idraulico, con particolare attenzione ai moti ondosi che il passaggio delle crociere provocherebbe.
Per il momento da lunedì entra in vigore il lungo stop che non permetterà alle navi di passare davanti San Marco e che durerà fino alla primavera prossima. Il blocco è dovuto a motivi di sicurezza dettati dai lavori che si effettueranno alla bocca del Lido per le barriere mobili del sistema Mose per la salvaguardia di Venezia dall’acqua alta.
Federica Sterza
Foto www.nuovavenezia.gelocal.it/