Governo, emergenza terremoto: aumento accise benzina. Lunedì: Lutto nazionale
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ROMA, 30 MAGGIO 2012- Dopo la drammatica giornata vissuta ieri dalle popolazioni dell'Emilia Romagna, oltre al triste bilancio delle vittime del terremoto, oggi si torna a fare la stima dei danni che hanno duramente colpito il tessuto economico e il patrimonio artistico-culturale delle località coinvolte. Tra polemiche di varia natura, in questo momento, abbiamo una sola certezza e priorità: aiutare l'Emilia Romagna a risollevarsi. Il terremoto ha messo in ginocchio una delle Regioni più produttive dell'Italia, andando a colpire aziende, uomini (ricordiamo che, in buona parte, le vittime rimaste sotto le macerie erano operai).
A tal riguardo, il Consiglio dei ministri straordinario che si è tenuto in mattinata, ha dato il via libera all'aumento di due centesimi delle accise sui carburanti per finanziare gli aiuti alle zone terremotate. Inoltre, è stato varato un decreto ministeriale di rinvio dei versamenti fiscali e contributi a settembre. Oltre a ciò, si è deciso di estendere lo stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo. Al Presidente della Regione sono affidati i compiti di Commissario per la ricostruzione. Ai Sindaci dei Comuni colpiti dal sisma sono affidate le funzioni di Vice Commissari. Nel comunicato diffuso da Palazzo Ghigi, si legge che, "Il governo ha previsto, per decreto, la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione". [MORE]
Purtroppo, come ha evidenziato il centro studi di Confindustria nell'indagine rapida, "I terremoti che si sono verificati in maggio, con gravissimi effetti per la vita delle persone, avranno anche prolungate conseguenze sulle produzioni di alcuni tra i più importanti distretti industriali italiani e di un'area ad alta vocazione manifatturiera. Ciò non può che aggravare un quadro già molto difficile".
Infatti, tra i suddetti distretti, duramente colpito, quello agroalimentare e, di conseguenza, alcune delle eccellenze del Made in Italy. A questo si aggiungono anche quello dei mototi, delle ceramiche e dei bio-medicali. Settori d'eccellenza che fanno da traino, non solo all'economia locale, ma anche a quella nazionale. In base alle prime stime fatte dalla Coldiretti, tra caseifici, stabilimenti di lavorazione della frutta, cantine alle acetaie di invecchiamento dell'aceto balsamico, magazzini di stagionatura dei formaggi Grana e Parmigiano, anche case rurali, stalle, fienili, macchinari distrutti e animali morti, il danno si aggirerebbe intorno a quota mezzo miliardo di euro e “altri 550.000 pezzi tra forme di grana e parmigiano, in aggiunta ai 500.000 già colpiti dalla scossa del 20 maggio scorso sono stati danneggiati dalla nuova scossa sismica". Prosegue Coldiretti, “In pratica è stato colpito il 10% della produzione annua di due dei formaggi più popolari e diffusi del made in Italy, e la metà di questo 10% viene considerata non più recuperabile in alcun modo”.
In particolare, pesante il bilancio delle perdite economiche subite dalle acetaie dell'Aceto balsamico Tradizionale Dop e tutto il mondo dell'Aceto balsamico di Modena Igp, causate dalla dispersione del prodotto e dal danneggiamento di impianti e strutture produttive che, prima delle scosse di ieri, il Consorzio aveva stimato attorno ai 15 milioni. Tra le aziende che hanno subito i danni piu' ingenti, l'acetificio Pontirol con sede a San Felice sul Panaro (Modena), il quale risulta essere quasi distrutto.
Come ha dichiarato il presidente dell'Aceto balsamico Tradizionale Enrico Corsini, che si dice convinto che le nuovi forti scosse di ieri in Emilia "metteranno in ginocchio tutta l'economia. E per le 200 aziende del settore ora l'angoscia di non aver certezze su quando si potra' riprendere a lavorare". Questo sentimento di angoscia e d'incertezza per il futuro accomuna ogni singolo abitante dell'Emilia Romagna.
Infine, il Consiglio dei ministri ha stabilito che lunedì prossimo sarà giornata di lutto nazionale. A tal riguardo, sottolinea il Governo, sono auspicate iniziative da parte delle associazioni del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie e modifiche palinesti tv.