Governo: Centinaio a M5S, basta liti o è meglio votare Siri? Può capitare anche a Toninelli
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ROMA, 21 APRILE - Le accuse dagli alleati M5S? "Lo fanno scientificamente, è vero. Ma a loro dico: confrontiamoci sulle cose fatte o da fare. Smettetela di giocare con il fuoco. Se un giorno capita a voi, a quel punto cosa fate?". Lo dice il ministro Gian Marco Centinaio, intervistato da Repubblica. "Voglio pensare - aggiunge - che quello che sta accadendo è anche frutto di una tripla campagna elettorale per Europee, Regionali e comunali. Una miscela esplosiva". "Non vedo l'ora che arrivi il 27 maggio per capire se è possibile smettere di litigare". E "se non riusciremo a smettere di litigare dovremo ammettere di aver sbagliato", afferma.
L'esponente della Lega parla dell'inchiesta su Siri: "Ci potremmo trovare tutti in una situazione del genere, con il signor Rossi che dice al telefono al signor Bianchi che Centinaio ha preso una mazzetta. Porca miseria, dovrei dimettermi?", "Ci fosse un bonifico, un'intercettazione di Siri, allora sarei il primo a chiederne le dimissioni. Ma non c'è nulla. Anzi, c'è quello che ha fatto Toninelli.
Non avrebbe mai dovuto togliere le deleghe a Siri. Ha creato un precedente enorme. Domani potrebbe capitare a chiunque. Potrebbe capitare a Toninelli". A chi chiede se Arata abbia finanziato la Lega risponde che "questi veleni li respingo al mittente. Che noi non abbiamo mai messo in dubbio la modalità con cui si finanzia il Movimento e i suoi rapporti con la Casaleggio associati. Molti lo hanno fatto, parlando di quell'azienda privata. Non noi, mai".