Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 27 SETTEMBRE 2011 – Secondo i bookmaker stranieri, il governo Berlusconi avrebbe le "ore contate ". Così per gli allibratori,le possibilità per il premier di completare il mandato salgono a 2.10 contro l'1.65 sulla fine anticipata. Inoltre, l'ipotesi che si andrà alle urne prima del termine del mandato dell'attuale governo è data a 1.72. [MORE]
Dello stesso parere è anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ieri, intervenendo a un convegno ad Agrigento ha affermato, "Sicuramente non passerà molto tempo e gli italiani saranno chiamati al voto”. Per Fini siamo di fronte ad “un governo debole, un governo confuso soprattutto per quanto riguarda le questioni economiche” perché “ha poca credibilità a livello internazionale”.
Tuttavia, continua il presidente della Camera, “ Berlusconi di suo non farà un passo indietro. Da più parti c'è l'invito al presidente del Consiglio di fare un passo indietro ma realismo impone di prendere atto che il premier non intende fare questo passo indietro e ha ragione fino a quando c'è una maggioranza che va avanti. Il voto che comunque arriverà a breve, con una legge elettorale che è da "cambiare perché gli elettori hanno il diritto di scegliere chi li rappresenta".
Questi quotidiani appelli che vengono fatti al Premier al fine di lasciare il suo incarico istituzionale, non fanno altro che rafforzare le convinzioni dei bookmaker stranieri.
Anche oggi, infatti, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a seguito della presentazione del rapporto Actionaid sulla povertà è tornato a chiedere a Berlusconi di “schiodarsi. Se non lo fa si prende la responsabilità: siamo davanti a problemi drammatici”.
Come al solito, più duro è il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, il quale nel suo blog ha scritto, ''E' inutile sperare che il dittatorello asserragliato nel bunker si fermi qui. Bisogna fermarlo, e c'e' un modo solo. Che i cittadini, civilmente e pacificamente, ma con determinazione, si facciano sentire in tutti i modi possibili. Fino a che la loro voce non trovera' ascolto anche nell'unica sede che puo' dire basta a questo scempio, la presidenza della Repubblica''.
Rosy Merola
Autore
