Google Glass: per la prima volta in sala operatoria
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MAINE (STATI UNITI), 26 GIUGNO 2013 - Rafael Grossmann, un chirurgo che lavora all'Eastern Maine Medical Center, ha sperimentato per la prima volta l'utilizzo dei Google Glass in sala operatoria. [MORE]
Gli occhialini supertecnologici che consentono agli utenti di vedere la "realtà aumentata" hanno dimostrato di essere molto utili in situazioni come quella di un intervento chiururgico, raggiungendo risultati straordinari e confermandosi una delle più intelligenti creazioni del colosso di Mountain View.
Il dottor Grossman ha decido di indossarli per tutta la durata di un'operazione allo stomaco e, grazie all'hangout di Google che permette di effettuare conversazioni (anche video) di gruppo, ha condiviso l'intervento sul suo blog.
Il medico ha anche risolto la delicatissima questione relativa alla privacy delle persone "riprese" a loro insaputa che i Google Glass sembrano non rispettare, e di cui si discute già da mesi. Grossman ha infatti chiesto preventivamente al paziente di firmare un permesso. Durante lo streming non sono mai stati mostrati i dati identificativi o il volto del paziente.
Le immagini catturate dai Google Glass venivano proiettate in tempo reale sul display di un iPad e non sono comunque disponibili al pubblico.
Grossman ha così commentato la "performance" dei Google Glass ed il loro "debutto" in sala operatoria:
«Volevo dimostrare che questo è uno strumento intuitivo con grandi potenzialità per la salute, in modo particolare per la chirurgia. Potrebbe migliorare le consultazioni all'interno di una equipe, favorire il parere di esperti dall'esterno, ma anche rivelarsi un utile strumento didattico. Credo sia la prima volta che i Glass entrino in una sala operatoria siamo riusciti a mostrare anche la tecnica endoscopica in modo veloce, economico e mantenendo anonima l’identità del paziente».
Valentina D'Andrea