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Google celebra François Truffaut

Caterina Gatto
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BARI, 6 FEBBRAIO 2012 - In occasione del suo 80esimo anniversario di nascita, il motore di ricerca riserva un meritatissimo tributo al registra francese.
Nato come critico cinematografico e giornalista dei "Cahiers du cinéma", François Truffaut dopo una breve esperienza di cortometraggi (Le Mistons del 1958) stupirà e ammalierà il pubblico con le “Quatre-cents coups”(1959): film manifesto della Nouvelle Vague caratterizzato dalla presenza di un giovanissimo Jean-Pierre Léaud a cui il regista rimarrà legato in eterno.

“Fare” il diavolo a quattro (questa è la giusta traduzione letterale) è concepito già nella mente di Truffaut come un unicum appartenente ad un ciclo seriale; l’idea infatti era quella di filmare e seguire l’evolversi della vita di un personaggio attraverso le sue debolezze e inadempienze alla vita (opposizione-repulsione tra definitivo e provvisorio che il regista rappresenterà magistralmente nel proseguo della serie Doinel).
Ecco che allora Antoine (protagonista della serie) diventa l’emblema di altri quattro film battezzati come “Ciclo di Antoine Doinel”: Antoine ed Colette (1962), Baisers volés (1968), Domicile conjugale (1970) e infine L’amour en fuite (1978).[MORE]
Attraverso i cinque lungometraggi il regista ha rappresentato l’antipodo di ciò che in letteratura potrebbe essere definito come“romanzo di formazione”: il tempo biologico trascorre inesorabilmente ma il protagonista del ciclo seriale resta sempre uguale a sé stesso.

La fama di grande regista, però, non si limita solo ai film appartenenti a tale logica seriale; François Truffaut riserva grande importanza al giudizio, opinioni, emozioni del singolo cinefilo.
Per lui le reazioni dell’uditorio prendono il sopravvento su tutto; su tale base nasceranno capolavori quali: Frahrenheit 451 (1966), L’enfant sauvage (1970), La nuit americaine (1973), L’homme qui aimait les femme (1977).
In ultima istanza, credo sia doveroso ricordare un famosissimo libro: "Il film secondo Hichcock" grazie al quale il regista ci conduce, prendendoci per mano, in un viaggio attraverso le inquietudini e ansie celate dietro uno dei grandi maestri del brivido.
Il motore di ricerca celebra questa mattina una personalità di tale spessore e noi internauti non possiamo far altro che restare estasiati e onorati del magistrale patrimonio culturale datoci in dotazione da François Truffaut.
 

(Fonte foto:http://it.paperblog.com/)

Caterina Gatto

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Scritto da Caterina Gatto

Giornalista di InfoOggi

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