Google, Android registra movimenti proprietario
Scienza & Tecnologia Lazio

Google, Android registra movimenti proprietario

venerdì 22 aprile, 2011

Roma, 22 aprile 2011 - NEW YORK - Non solo la Apple con l'iPhone, ma anche Google con i suoi telefonini Android raccoglie i dati degli utenti e in particolare registra i movimenti del proprietario degli smartphone, per poi trasmetterli regolarmente alla casa madre. Lo scrive il Wall Street Journal, sollevando nuovi quesiti legati alla privacy, anche perche' l'obiettivo perseguito dai due gruppi e' innanzi tutto commerciale, essendo legato alla pubblicita' e alle abitudini di consumo degli utenti sorvegliati.[MORE]

Stiamo assistendo, secondo il quotidiano economico, ''ad una gara per costruire gigantesche banche dati in grado di localizzare con precisione dove si trovano le persone, attraverso i loro telefonini. I database in questione potrebbero aiutarli a penetrare il mercato dei servizi locali, di un valore di 2,9 miliardi di dollari, e che potrebbe raggiungere gli 8,3 miliardi nel 2014''. Oltre alla conquista dei mercati locali, la raccolta dati persegue altri obiettivi: come quello di aiutare le compagnie telefoniche a identificare le aree con copertura mediocre, e nel caso di Google, capire come si sta muovendo il traffico nelle aree cittadine o sulle autostrade.

Le questione che questi servizi in decisa crescita pongono sono ovviamente legati alla privacy, e probabilmente il Congresso degli Stati Uniti prima o poi avviera' un'inchiesta o organizzera' una serie di audizioni, anche perche' fino ad oggi le risposte sia di Apple sia di Google sono state piuttosto frammentarie. Che succede se lo smartphone viene rubato? O se finisce in mano ad una moglie gelosa? E se la polizia lo sequestra? Fino ad ora per raccogliere questi tipi di dati occorre il via libera della giustizia. Chi minimizza la questione e' sul suo blog il premio Nobel dell'economia Paul Krugman, secondo cui ''l'orribile segreto che qualcuno scoprirebbe seguendo il mio telefonino e che non ho segreti interessanti''. Su un altro fronte, quella della musica disponibile sulla 'cloud' la Apple e' pronta ad offrire i suoi servizi: la casa di Cupertino avrebbe gia' raggiunto accordi con due delle 'major' discografiche e un'intesa con le altre due sarebbe in dirittura d'arrivo. La Amazon ha appena lanciato un servizio di questo tipo, ma offrendo solo storage sulla nuvola, e Google si appresta a fare lo stesso
(Ansa)


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