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PALERMO, 14 MARZO 2014 - Lo chef siciliano Nicola Giunta, noto per alcune trasmissioni televisive a tema cucina, era stato soggetto a vessazioni per molto tempo. Lo chef aveva denunciato tutto alle forze dell'ordine e la sua lotta era poi diventata un simbolo per i media nazionali.
Oggi la svolta: le denunce hanno portato a una decisione da parte del GUP. Le condanne variano dai sei mesi a quattro anni. I tre, condannati a vario titolo, dovranno anche risarcire lo chef per un ammontare di 25mila Euro. Il giudice ha disposto anche delle somme che i condannati dovranno versare alle associazioni contro il pizzo.[MORE]
Le associazioni Libera e Addiopizzo riceveranno quindi un risarcimento, in modo che da questa brutta storia si riesca a limitare l'incidenza del fenomeno. Il pizzo è una pratica purtroppo molto diffusa (non soltanto in Sicilia!) e costituisce uno Stato parallelo.
Una macchina che si autoalimenta nella criminalità: la vicenda dello chef è uscita alla ribalta perché si trattava di un personaggio noto, ma tanti sono i negozianti che non sanno cosa fare in queste situazioni. La denuncia è il primo passo per uscire dal tunnel.
Fonte: Ansa.it
Fonte immagine: Repubblica.it
Annarita Faggioni