Giovane gravinese aggredisce una giovane donna dopo un rimprovero per la sua condotta di guida
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GRAVINA IN PUGLIA (BA)- 25 LUGLIO 2011- Gravina in Puglia torna al centro della cronaca, a distanza di anni del ritrovamento dei corpi esanimi dei fratelli Pappalardi. Questa volta nessun cadavere ripescato in fondo al pozzo, ma si tratta comunque di una storia che ha poco do bello.[MORE]
Vito Capriolo, 26enne gravinese noto alle forze dell’ordine, ha preso a calci una donna di 30 anni incinta da poche settimane, poiché questa l’aveva rimproverato per la velocità alla guida con cui percorreva la strada a bordo della sua auto. Per tale motivo è finito in carcere. I militari sono stati allertati da una chiamata giunta la 112, con la quale si segnalava un’aggressione in via Punzi, luogo del misfatto. Quando i Carabinieri sono arrivati, hanno notato che l’uomo inveiva contro la donna brandendo qualcosa che, al buio della strada, non era possibile riconoscere.
I militi hanno quindi bloccato Capriolo che aveva in mano una zappa di piccole dimensioni e successivamente hanno ascoltato la donna, che ha raccontato che poco prima aveva rimproverato il giovane che percorreva la strada a forte velocità. Capriolo, udito il rimprovero, si fermava sul ciglio della strada, scendeva dal mezzo, raggiungeva la donna e le sferrava un calcio nel basso ventre e da altri in diverse zone del corpo. Solo l’arrivo dei Carabinieri ha fatto sì che la situazione non degenerasse, evitando alla giovane donna conseguenze più gravi, poiché incinta da poche settimane. La giovane puerpera ha riportato ferite guaribili in 5 giorni. Capriolo dovrà rispondere di eccesso di velocità, minacce, percosse e violenza aggravata.
Giovanni Dimita