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ISTANBUL, 12 NOVEMBRE 2013 - Il presidente Georgios Papandreou, in visita a Istanbul per presiedere una riunione dell’Internazionale Socialista (SI), ha visitato questa mattina il famigerato Gezi Park, teatro, fino a pochi mesi fa, dei violenti scontri che hanno infiammato Istanbul e la Turchia tutta. Il leader greco ha piantato un albero nello spazio verde a due passi da piazza Taksim, definendolo “un simbolo del potere dei cittadini di tutto il mondo ad avere una voce sul proprio destino”.
“Certi principi accomunano le persone di tutto il mondo”, ha proseguito Papandreou, accompagnato dal leader del principale partito d’opposizione turco, Umut Oran, “come li accomunano la loro necessità di essere padroni del proprio avvenire, o creare un futuro migliore. Principi, che vanno oltre qualunque confine”.
Papandreou ha inoltre aggiunto di star lavorando per un miglioramento dei rapporti tra i due paesi.
La riunione, che si concluderà in serata, si soffermerà anche sui cinque punti gridati dalla Taksim Solidarity, la piattaforma sociale che ha avuto un ruolo cruciale nelle proteste di giugno.
“Gezi Park deve rimanere un parco”, “I responsabili delle violenze contro inermi cittadini devono essere consegnati alla giustizia”, “I gas lacrimogeni e i vari agenti chimici devono essere proibiti”, “I cittadini detenuti devono ricevere un normale processo ed essere rilasciati”, e “La libertà di manifestare pacificamente deve essere pienamente rispettata”, sono i cinque punti presenti nell’agenda della riunione, ai quali l’SI ha mostrato piena solidarietà.
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Foto: hurriyetdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)