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GENOVA, 17 FEBBRAIO 2014 - Questa mattina nel tribunale di Genova si è tornato a parlare del caso di Katerina Mathas, la giovane donna su cui pende l’accusa di omicidio nei confronti del figlio Alessandro di soli otto mesi.
Il folle gesto della donna si è verificato nella notte tra il 15 e 16 Marzo del 2009 all’interno di una residence di Genova. La donna in realtà non era sola, ma col compagno Giovanni Antonio Rasero che è stato condannato in primo grandi a 26 anni di galera.
La donna questa mattina durante l’udienza odierna è apparsa serena e si è presentata in tribunale accompagnata dal legale Igor Dante.
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Il compagno Rasero dopo la condanna a 26 anni ha avuto l’assoluzione in appello ed ora attende la conferma da parte della Cassazione. Katerina Mathas era arrivata in tribunale come possibile testimone ai danni del compagno Rasero; testimonianza che in realtà non c’è mai stata, visto che la 29enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Successivamente la Mathas rientrò nelle aule del tribunale in seguito ad una chiamata da parte della Corte D’Assiste, che dopo la condanna ai danni di Rasero, la accuso di concorso in omicidio.
Le sorti del processo potrebbero ancora una volta cambiare ed evolversi, visto che Rasero potrebbe testimoniare nei prossimi giorni proprio contro la donna.
Emanuele Ambrosio