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GARLASCO, 27 NOVEMBRE 2014 - Nel suo intervento al processo d’appello bis a carico di Alberto Stasi, il legale della famiglia Poggi Francesco Campagna ha sostenuto che «Ci sono 11 indizi gravi, precisi e concordanti» che dimostrano la colpevolezza dell’ex studente della Bocconi nell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007.
Nove di questi indizi sono già noti, mentre gli altri due sono emersi grazie alle nuove perizie disposte dalla corte d'Assise d'Appello. Il primo riguarda le scarpe. La ripetizione dell'esame della ‘camminata’ ha stabilito come fosse impossibile che Alberto non si fosse sporcato le suole delle scarpe dopo aver scoperto il cadavere della fidanzata lungo le scale della villetta di via Pascoli. Questo dimostrerebbe che Stasi «ha raccontato agli inquirenti quel che sapeva per essere stato l'artefice dell'omicidio».[MORE]
L’altro indizio riguarda i graffi ‘freschi’ che due carabinieri di Garlasco hanno notato sul braccio di Stasi in seguito all’omicidio, quando Alberto dette l’allarme. Giovedì in aula l’avvocato Campagna ha inoltre voluto far riascoltare ai giudici la telefonata di Stasi al 118 quando trovò il cadavere della fidanzata.
Paolo Massari